Mini fa sul serio: la vettura da rally costruita secondo le specifiche del regolamento WRC su base Mini Countryman ha già cominciato i test, aggredendo lo sterrato sul circuito di prova adiacente alla sede della Prodrive, in Inghilterra. Il muletto è già allestito di tutto punto con passaruota “gonfiati”, presa d’aria a periscopio sul tetto, roll-cage interna e vistoso alettone posteriore. I veri test inizieranno al più presto in Portogallo. In tempo di crisi e di abbandoni delle case dalle corse sportive, questa è senza dubbio una bella notizia: la Mini nel 2011 tornerà a correre nel circuito internazionale di rally (WRC) in alcune tappe selezionate, mentre dal 2012 parteciperà a tutte le gare in calendario, in un progetto sportivo della durata di 3-4 anni. Questi sono i primi passi ufficiali del ritorno della Mini ad alti livelli nelle gare di rally, dopo le tre vittore dal 1967, quando vinse il rally di Montecarlo, dei 1000 Laghi e dell’Acropolis.
Com’è logico aspettarsi, e all’interno della strategia di posizionamento del prodotto, sarà la Mini Countryman WRC sviluppata dalla inglese Prodrive l’auto che sfreccierà nelle strade dei più importanti rally mondiali. La tecnica è di sicuro interesse: il motore sarà un quattro cilindri turbo da 1,6 litri di cilindrata creato dalla divisione sportiva di BMW. La Mini Countryman WRC dovrà rispettare le nuove norme della FIA che, in un’ottica di riduzione dei costi (l’obiettivo è il meno 25%) ha permesso l’uso dei motori turbo da 1600 cc e una trazione integrale combinata a un maggior utilizzo della tecnologia.