Assicurazione Rc Auto, come funziona il MicroChip

Rc Auto, sparisce il contrassegno dal parabrezza
Il decreto legge sulle liberalizzazioni varato dal Governo Monti è stato convertito in legge dal Parlamento e, pur rivisto in molti dei punti più decisivi, comporterà sicuramente delle novità per tutti gli automobilisti. Una di queste riguarda le polizze assicurative Rc Auto, che vedranno la “dematerializzazione del contrassegno”.

Falsificazioni per oltre 3,5 milioni di auto
Parole difficili per affermare l’intenzione di sostituire l’attuale pezzo di carta esposto sul parabrezza con un microchip elettronico. Il perché della scelta è facilmente intuibile. Il contrassegno assicurativo è semplicemente troppo facilmente falsificabile, anche attraverso semplici stampanti, e può venire acquistato sul mercato dei falsi per poche decine di euro. Un comportamento irresponsabile che mette in serio pericolo le vittime degli incidenti provocati da chi circola senza copertura assicurativa, non solo per le difficoltà nel risarcimento danni, ma anche per la maggiore probabilità di omissione di soccorso.

E non sono pochi: secondo l’ACI infatti in Italia circolano oggi 3,5 milioni di veicoli senza assicurazione, quasi un decimo delle vetture totali presenti sul territorio italiano, con un mancato introito per lo stato di un miliardo di euro. Il microchip avrebbe anche un ulteriore vantaggio, in quanto permetterebbe di concentrare i controlli inviando alla centrale di riferimento dei dati in caso di qualche anomalia, con un minor spreco di risorse.

Come funziona:
Non mancheranno però le problematiche per l’automobilista onesto, che dovrà subire maggiori complicazioni a causa di una minoranza ragguardevole di disonesti e della difficoltà nell’intervenire con controlli per risolvere il problema. Per poter leggere il microchip infatti le vetture dovranno venir equipaggiate con un sistema di lettura delle smart card, o simili, tramite cui accedere ai dati sull’assicurazione, che verranno trasmessi via radio direttamente dalla centrale operativa delle compagnie assicurative.

Il procedimento è dunque il seguente:
Al momento della sottoscrizione di una nuova polizza Rc Auto, all’automobilista verrà consegnata una card in cui verranno memorizzati tutti i dati per la verifica della polizza assicurativa e quelli del veicolo. Non è raro infatti che vengano effettuate assicurazioni per veicoli differenti da quelli che si possiedono o per vetture inesistenti, in modo da incassare risarcimenti fasulli. Attraverso la comunicazione via radio il dispositivo potrà confermare alla centrale operativa la validità della copertura assicurativa e l’avvenuto pagamento del premio, il cui rinnovo potrà essere versato comodamente da casa o tramite gli sportelli bancomat, mentre l’assicurazione si limiterà ad inviare il segnale di avvenuto rinnovo.

In caso di anomalie nel pagamento o nella corrispondenza tra assicurazione e veicolo, il terminale invierà un messaggio alla centrale, che in caso di sospetto avvertirà le forze dell’ordine preposte ai controlli, che in questo modo diventeranno sempre più precisi ed efficaci.

Non mancheranno però anche alcuni vantaggi per l’utente, qualora la smart card diventasse una vera e propria carta d’identità del veicolo, con la possibilità di inserire ulteriori dati e avvisare il proprietario attraverso un SMS di eventuali scadenze, revisioni, controlli ecc.

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