Nuova Hyundai Santa Fe: prova su strada della terza generazione

Nuova Hyundai Santa Fe
Hyundai Santa Fe: un nome, una garanzia. Per questo Hyundai ha rilanciato la terza generazione del suv senza introdurre la sigla “i”: “È quasi un brand”, ha precisato il responsabile della comunicazione Carlo Sabbatini. Dal 2000, questo modello è stato venduto in 2,6 milioni di esemplari nel mondo, 38 mila dei quali in Italia. E adesso si presenta rinnovato, soprattutto nelle tecnologie e nei motori, oltre che nei materiali. Esteticamente è diverso dalla versione cui subentra, è più lungo, più basso (-4,5 centimetri a 1,68 metri) e, soprattutto, più spazioso all’interno. Beneficia del nuovo stile “edge storm” (al bordo della tempesta) che migliora l’aerodinamica, anche se già con lo “sculpture design” il salto di qualità era evidente. Pur essendo assieme a Veloster ed a i40 il terzo modello a venire importato dal sito coreano di Ulsan, il Santa Fe “europeo” si differenzia per la taratura del servosterzo, dell’assetto e delle sospensioni e per la diversa potenza della frenata.

Già motore Euro6 per la Hyundai Sante Fe
La gamma motori è articolata su una triplice offerta, una delle quali probabilmente destinata all’esposizione in qualche museo, cioè l’unità 2.4 benzina a 16 valvole da 190 cavalli. Con la verde a 2 euro, in Italia è un lusso che si possono permettere in pochi. A meno che, e Hyundai ha lasciato eventuali spiragli, non arrivi una versione bifuel a benzina e gpl. La punta di diamante potrebbe diventare il propulsore Euro6, cioè il 2 litri a gasolio da 150 cavalli (383 Nm di coppia e 159 grammi di Co2 per chilometro) accreditato, nel misto, di consumi pari a 6,1 litri per 100 chilometri. L’altro motore è il turbodiesel da 2.2 litri e 197 cavalli (147 grammi di CO2), che può venire abbinato anche alla trasmissione automatica. Su tutti, di serie, c’è il cambio manuale a 6 rapporti. È disponibile anche la trazione integrale.

La nuova TecnoHyundai
Più sicura, più tecnologica e più spaziosa. Santa Fe guadagna su ogni fronte e conta di ottenere le 5 stelle EuroNcap, ma porta anche al debutto un nuovo sistema a protezione del pedone (il “cofano attivo” che in caso di collisione si solleva per ridurre la forza dell’impatto), oltre ai 7 airbag di serie ed ai “soliti” Abs, Esp, Vsm, Dbc (controllo della velocità in discesa), Ess, Hac. Nel cruscotto è inserito il navigatore con “impianto audio potenziato” (decisamente buono) con tanto di retrocamera integrata con display da 7 pollici. Nell’abitacolo, grazie anche all’estrema modularità dei sedili abbattibili e inclinabili, per gli occupanti del divano posteriore ci sono 4,5 centimetri in più per le gambe. C’è un allestimento a 7 posti (opzionale), ma non a passo lungo, versione che verrà lanciata l’anno prossimo negli Stati Uniti con il nome di “sport”. Il bagagliaio ha una capacità di 534 litri, che possono salire a 1.680, con un “sottovano” che ospita non soltanto gli attrezzi, ma anche altri scomparti. Il tetto panoramico aumenta decisamente il comfort.

Nuova Hyundai Santa Fe costruita con acciai ecologici
Il colosso Hyundai è quasi autarchico. Ogni componente in acciaio arriva da Hyundai Steel, dove la produzione è anche rispettosa dell’ambiente (dicono i bene informati). Il miglioramento dell’efficienza di nuova Santa Fe è dovuto anche all’impiego di componenti leggeri e ad alta resistenza, sia in acciaio sia in alluminio che garantiscono resistenza alla flessione e rigidità alla torsione. Anche l’isolamento acustico beneficia del ricorso a nuovi materiali, meno pesanti, impiegati per motori e trasmissioni. Abbinati a supporti più efficaci assicurano una aumentata silenziosità all’abitacolo.

Listino della Hyundai Santa Fe
Il listino ancora non c’è. L’unico prezzo noto è quello della versione con motore a benzina da 2.4 litri, che con un cortese eufemismo si può immagine non esattamente gettonatissimo (anche se nelle attese di Hyundai dovrebbe essere la più venduta): nella migliore delle ipotesi una quota vicina all’1% in Italia. Il costo è di 27.600 euro. La versione che abbiamo provato, il 2.2 CRDI con cambio automatico 4×4 nell’allestimento top di gamma Style e completa di altri accessori, dovrebbe superare i 40 mila euro. Nei concessionari, con i soliti 3 allestimenti, Santa Fe arriva (in esposizione) a fine ottobre. Ad inizio 2013 le prime consegne.

Al volante della nuova Hyundai Santa Fe
Niente fuoristrada e niente velocità da brivido: il test drive tedesco tra Düsseldorf e Duisburg si consuma soprattutto lungo tratti con limiti a 30 e 50 orari. Che se impediscono di saggiare le qualità del mezzo sulla progressione, ne consentono una valutazione sulla maneggevolezza, dato che i Suv sono soprattutto urbani. Le impostazioni del volante facilitano la guida cittadina (la differenza è notevole), accompagnate da un diminuito rollio. Durante la marcia, l’abitacolo è quasi “ovattato” ed anche accomodati nella seconda fila di posti si apprezzano le virtù di Santa Fe, rivista in chiave europea nell’assetto, con una diversa taratura delle sospensioni. Che ha nel cambio automatico il suo aspetto meno soddisfacente: negli innesti non è velocissimo, anche se non ci sono “passaggi a vuoto” tra una marcia e l’altro. Rassicurante il cambio manuale. Buona (se non ottima) la visibilità. Con un’abitabilità sopra la media: a parte le contorsioni per accedere alla terza fila di posti, per le gambe c’è molto spazio. A rendere appetibile il modello ci sono poi il lustro di garanzia (Tripla 5 per gli anni di assistenza stradale e controlli gratuiti, oltre di garanzia a chilometraggio illimitato) e la possibilità di attivare una polizza sulla “Protezione” anche sugli infortuni.

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