Maserati Ghibli 3.0 V6 S Q4 provata su strada

Nella splendida cornice della Alta Valtellina abbiamo avuto modo di provare su strada la Maserati Ghibli 3.0 V6 S Q4, berlina sportiva a 4 porte di lusso a trazione integrale che ha segnato il debutto della Casa del Tridente nel segmento E. Il prezzo di listino della Maserati Ghibli S Q4 è di poco superiore agli 86.800 euro ma scegliendo qualche optional si possono sfiorare i 100mila euro senza problemi. La Ghibli S Q4 grazie al suo potente V6 è capace di 410 CV e di prestazioni da autentica supercar: la velocità massima è pari a 284 km/h e lo scatto da 0 100 km/h avviene in 4,8 secondi. Il propulsore  è abbinato ad un cambio automatico ad 8 rapporti a cura di ZF; questa trasmissione impiega solamente 150 millisecondi per passare dalla modalità normale a quella Sport. Partiamo con il dire che la trazione integrale Q4 è totalmente variabile ed in condizioni di aderenza normale si comporta alla stregua di una classica trazione posteriore, mentre in caso di necessità l’elettronica invia fino al 100% della coppia all’asse anteriore.

La Maserati Ghibli è più corta di 173 mm rispetto alla Quattroporte e risulta alleggerita principalmente grazie all’utilizzo di materiali leggeri e resistenti come l’alluminio ed il magnesio. L’architettura della Ghibli è comunque la stessa della Quattroporte, con la quale condivide anche elevati standard di sicurezza; basti pensare che la Ghibli è stata premiata come l’auto più sicura nel proprio segmento dall’ente EuroNCAP. Oltre alla versione a benzina da noi testata, la grande novità che caratterizza la Ghibli è quella di avere introdotto nella centenaria storia di Maserati (è stata fondata giusto nel 1914!)   sia la motorizzazione Diesel che il sistema Start&Stop. Il propulsore V6 da 410 CV che spinge la S Q4 che abbiamo avuto in prova non è il motore più adatto per il mercato italiano, ma di sicuro viene apprezzato (e non poco)in mercati in forte espansione come quello americano, russo, cinese ed arabo. Il V6 biturbo benzina è assemblato a Maranello dalla Ferrari, un motivo sufficientemente valido per avere un notevole appeal sui clienti più facoltosi e dall’animo sportivo.

Analizzando esteticamente la Maserati Ghibli, notiamo immediatamente che le sue forme sinuose esprimono grinta, eleganza e dinamismo, andando a soddisfare sia quei clienti che ricercano sobrietà sia coloro che vogliono una berlina improntata alla sportività. I parafanghi sono prominenti, le linee laterali dinamiche e la mascherina frontale ha un carattere inconfondibile. I tecnici Maserati per gli interni della Ghibli hanno tratto invece ispirazione dalla Formula 1 di Fangio, con le aree per il guidatore ed il passeggero ben distinte. La combinazione tra elementi della tradizione ed elementi hi-tech è sapiente, con la Ghibli che vuole discostarsi in maniera netta dall’impostazione delle rivali tedesche, Mercedes, BMW e Audi su tutte. I prezzi della Ghibli partono a listino da 69.000 euro ed arrivano come detto ai quasi 87mila della S Q4 che abbiamo avuto modo di provare nella 4 giorni valtellinese, tra scenari magnifici capaci di mozzare il fiato, proprio come le prestazioni della Ghibli.

L’obiettivo di Maserati, con l’introduzione sul mercato della Ghibli, è chiaro: incrementare i volumi di vendita mondiali e portarli a 50mila esemplari annui entro il 2015. Le prestazioni come detto sono entusiasmanti, l’handling è impeccabile grazie alla ripartizione del peso perfettamente bilanciata e la trazione integrale non fa che aumentare quel generale senso di sicurezza che la Ghibli trasmette a prescindere. Una volta acceso il motore ci si rende subito conto di avere a disposizione una bella “belva” che però non è difficile da domare. Percorsi i primi chilometri (ma potremmo dire i primi metri) si nota subito che il sound e le prestazioni del sistema di scarico della Maserati Ghibli, controllati da valvole pneumatiche e dal passaggio per il Maserati Sound Tank, sono da urlo! Un sound assolutamente unico nel suo genere: in modalità Normal le valvole di bypass sono chiuse ma in modalità Sport le valvole si aprono per assicurare l’inconfondibile “musica” dei propulsori Maserati.

Su strada la Maserati Ghibli si guida con estrema facilità ed è davvero facile trovare la propria posizione ideale grazie alla regolazione elettrica del sedile, incluso il supporto lommbare e lo stesso volante regolabile sia in altezza che profondità. Registrati specchietti ed allacciate le cinture basta premere il pulsante ed il sei cilindri si mette subito in moto ricordandoci subito le sue nobili origini essendo nato in quel di Maranello… il cambio automatico a 8 rapporti con palette sul volante merita decisamente un bel punteggio con la sola retromarcia che necessita di un pò di confidenza per farla entrare senza passare dal parking al neutral ma guidandola tutti i giorni il problema scompare rapidamente.

I sedili in pelle sono decisamente confortevoli sia per pilota che passeggero ed anche dietro lo spazio non è certo poco considerando la stessa mole della Maserati Ghibli. Buona anche la visibilità anteriore, laterale e posteriore.
Il navigatore è ospitato all’interno di un ampio display che regola anche i servizi audio, telefono e clima consente di avere tutto sotto controllo con la praticità del touchscreen.

Impostato la prima località valtellinese di Santa Caterina e caricato nel capace bagagliaio tutte le nostre valigie, abbiamo lasciato la sede di Infomotor.com di Vicenza per raggiungere il primo casello autostradale e da li fare una bella cavalcata di oltre 100 chilometri per raggiungere Brescia apprezzando la silenziosità di marcia, il comfort e la facilità di guida con una strumentazione chiara e la ricca dotazione ben a portata di mano.

Arrivati a Brescia, abbiamo abbandonato la A4 Venezia – Torino per prendere la tangenziale che ci ha portato ai margini del suggestivo Lago di Iseo dove abbiamo dovuto tenere a freno i 420 cavalli della nostra Ghibli su strade con limiti di 90 orari che hanno avuto il merito di farci apprezzare il piacere di guida del Tridente e la parsimonia del sei cilindri se non lo si stuzzica consumando praticamente come una utilitaria visto che non abbiamo mai superato i 2000 giri…

Terminata la tangenziale ci siamo diretti verso il passo della Aprica dove abbiamo cominciato ad apprezzare la motricità della trazione integrale della nostra Ghibli s Q4 munita di pneumatici invernali high performance che esaltavano ancor più la tenuta della vettura che viaggia letteralmente su due binari ed accetta simpaticamente i cambi improvvisi di traiettoria senza mai scomporsi.

La strada non era trafficata e le poche vetture sono state facilmente superate grazie alle scuderie ospitate sotto il cofano del Tridente.

Lungo la Valtellina siamo stati invidiati e molti si sono avvicinati per chiederci informazioni sulla vettura poichè la Ghibli è già un successo mondiale ma purtroppo le unità vendute in Italia sono decisamente poche a causa di una politica certamente non favorevole verso le vetture ed in particolare quelle di lusso. Giunti ad Edolo ci siamo fatti una meritata tappa per ristorarci e dare da bere un pochino alla stessa Ghibli che non ha mostrato di consumare molto se non si esagera con il piede…

Con l’imbrunirsi siamo poi arrivati a Tirano dove ci saremo poi fermati una notte all’Hotel Centrale che raccomandiamo per visitare la suggestiva Basilica, i palazzi storici e soprattutto provare il fantastico trenino rosso che da Tirano vi porta  a Saint Moritz in mezzo a cumuli di neve e paesaggi spettacolari. Via veloci fino a Bormio per prendere infine la stradina bella nervosa che ci ha portato alla Baita Fiorita della famiglia Compagnoni e di Deborah, la campionessa di sci che ha reso famosa Santa Caterina Valfurva in tutto il mondo e che ora si divide fra l’Alta Valtellina e Treviso dopo aver sposato Alessandro Benetton, figlio di Luciano, brillante imprenditore ed ottimo sciatore…

Dopo 300 chilometri e 5 ore di viaggio più un’ora di pause fra soste e fotografie, siamo giunti belli riposati e pronti a gustare le pietanze della vallata che non ci hanno deluso al pari della Maserati Ghibli che vanta uno sterzo bello preciso e diretto, un cambio spettacolare ed un sistema frenante che permette di riparare anche alle eventuali birichinate.

Il giorno seguente ci siamo divertiti fra Santa Caterina, Bormio e Livigno trovando moltissimi sciatori russi e del nord Europa che hanno apprezzato molto la linea della Maserati Ghibli chiedendoci parecchie informazioni ed impressioni a conferma che Maserati ha fatto centro un’altra volta ed il fascino del Tridente è davvero forte come già provato in passato seguendo il rally storico Terre di Canossa a bordo di una GranTurismo dove il pubblico fotografa la nostra Maserati piuttosto che le splendide auto d’epoca in gara…!

La Ghibli non è propriamente nata per le buche della montagna e degli avvallamenti che richiedono prudenza poichè l’assetto della vettura è sportivo e quindi ben più basso di una berlina normale richiedendo quindi particolare attenzione sui dossi ed uscendo dai garage per evitare di toccare il sottoscocca protetto comunque da una pancia rinforzata con traverse e protezioni che tutelano gli organi vitali…!

Trovare difetti a questa Ghibli è davvero difficile, tanto che anche a Bormio e Tirano la gente continuava a fare apprezzamenti positivi con un unico appunto, da noi condiviso, sulla tinta grigio scura metallizzata che non esaltava la sua linea come poteva fare un bianco perlato senza arrivare ad un blu elettrico e magari un rosso, ma il grigio topo lasciamolo alle tedesche…!

Passare quattro giorni a bordo di una Maserati Ghibli è una esperienza che raccomandiamo a tutti gli appassionati e ci fatto molto piacere verificare che il nostro viaggio in Alta Valtellina sia stato seguito con grande partecipazione anche dai nostri fans di facebook che ci hanno regalato oltre 5.000 Mi Piace ed i nostri post sono stati visti da oltre 300.000 persone da giovedì a domenica !!

Bei numeri che dimostrano che la passione per i motori in Italia è ancora bella alta e che Maserati ha centrato in pieno il bersaglio con Ghibli.

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