Citroen C4 Cactus BlueHDi 100 ETG6 la prova su strada, consumi e prestazioni

La Citroen C4 Cactus BlueHDi 100 ETG6 che abbiamo avuto in prova è un’auto di certo non banale: o piace, e molto, oppure con la sua linea originale non convince. Noi la troviamo graziosa e non siamo i soli visto il suo successo commerciale​, ma gli aspetti su cui il Gruppo francese punta maggiormente sono quelli che riguardano il comfort ed i consumi. E proprio dal comfort vogliamo iniziare la nostra analisi: il cambio automatico ETG6 rende la vita agevole sopratutto in città, dato che basta premere un pulsante per marciare ed uno per fare retromarcia, nulla di più. Non c’è il pedale della frizione, logicamente, e nemmeno una leva che selezioni le classiche D di Drive, P di Parking, R di Retromarcia e via dicendo. Premendo due semplici pulsanti si viaggia in tutta comodità. Un aspetto da non sottovalutare, specie se percorrete svariati chilometri per lavoro o per svago.​ unico neo qualche buco in città e solo dopo qualche giorno si prende confidenza e si fa apprezzare appieno.​

La linea della Citroen C4 Cactus è tondeggiante, originale e moderna: non lascia di certo indifferenti i passanti e, se scegliete combinazioni di colori specifiche (noi avevamo in prova la versione con livrea Jelly Red, un rosso con riflessi color lampone), vanta un look quasi grintoso​, certamente originale. A caratterizzare la vettura ​troviamo principalmente gli airbump laterali, mentre frontalmente ​segnaliamo​ luci diurne a LED sottili, molto ben riuscite. Interessante anche il posteriore, che ricorda molto alla lontana quello di una coupè, dato anche il lunotto di dimensioni contenute che, per la verità, limita leggermente la visibilità posteriore.

Saliti a bordo della Citroen C4 Cactus si nota immediatamente che lo spazio a disposizione dei passeggeri è veramente tanto; l’abitacolo è sì un po’ spartano, ma la cosa può essere vista anche come un pregio dato che i pochi pulsanti presenti agevolano la vita del pilota, anche il meno esperto. I vani a disposizione sono numerosi ed il display che gestisce l’infotainment è ben studiato. Le bocchette d’areazione centrali sono di dimensioni differenti e donano ulteriore originalità alla vettura francese. Come detto, i passeggeri posteriori godono di tanto spazio per le gambe ma anche il bagagliaio è molto capiente (si va da 348 dm3 fino 1170 dm3 con i sedili reclinati). Leggermente sacrificati sono i finestrini posteriori, che si aprono solamente a compasso. I sedili sono comodi e permettono di affrontare serenamente viaggi anche lunghi e la visibilità laterale e frontale è ottima.

Trascorsi i primi minuti al volante della C4 Cactus percepiamo subito che le sospensioni sono morbide ed assorbono ottimamente le asperità del terreno; discreta la fluidità di marcia, anche se i cambi marcia della trasmissione automatica potrebbero risultare leggermente più rapidi. La tenuta di strada è da applausi e la Citroen C4 Cactus trasmette una sensazione di grande sicurezza: lo sterzo è preciso, la frenata più che buona e la coppia di 254 Nm generosa e disponibile già a meno di 2.000 giri. Ciò che sorprende ed entusiasma maggiormente, però, sono i consumi ridotti, che toccano tranquillamente i 20 chilometri con un litro di carburante. Su strade come le statali, in orario non di punta, abbiamo addirittura toccato una media di 22 km/litro, un valore ottimo che non può non attirare tutti quei potenziali acquirenti molto attenti ai consumi che però non vogliono optare per una citycar. Con un prezzo di listino di 20.350 euro in allestimento Feel, la C4 Cactus risulta molto appetibile. Per chi vuole qualcosina in più c’è l’allestimento Shine, più ricco e con un prezzo di listino di 22.100 euro: la differenza di prezzo è data dalla presenza del navigatore satellitare, dei fendinebbia e dei sensori di parcheggio posteriori.

Pregi
Consumi molto ridotti
Ottima visibilità
Look originale

Difetti
Design che potrebbe non piacere a tutti
Cambio automatico un po’ lento nelle cambiate

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