La nebbia miete ogni anno migliaia di vittime ma il progetto LaserAid si pone l’obiettivo di ridurre drasticamente la cifra: l’utilizzo della tecnologia laser renderà visibili i segnali stradali e segnalare le corsie durante le giornate più intense. Grazie a LaserAid, in caso di ridotta visibilità causata dalla nebbia, si potranno delimitare i bordi stradali, segnalare i new jersey e le rotatorie. Inoltre è stata pensata una soluzione anche per i posti di blocco delle forze dell’ordine: un dispositivo mobile segnalerà la loro presenza proiettando un corridoio luminoso lungo fino a due km, impossibile da non notare.
L’ideatore di LaserAid è Domenico Gallo, che nel 2016 ha avviato anche una start up per portare avanti il progetto e svilupparlo con altre persone al suo seguito. Le sperimentazioni sono già partite, anche se purtroppo solo in modalità “indoor”: infatti, ciò che manca al momento sono i finanziamenti. Le spese per avviare i test sono dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro e servono al più presto degli investitori. Solo così LaserAid potrà aiutare concretamente a diminuire gli incidenti causati dalla fitta nebbia che si presenta ogni anno. Si stima che in Europa i decessi causati da questo terribile agente atmosferico siano 27 mila all’anno, con costi sanitari che arrivano a 300 miliardi di euro.
”Abbiamo depositato il brevetto in Italia e attendiamo una risposta dall’Europa – spiega Gallo -. Abbiamo collaborato con l’università di Cassino ed il Cnr per lo sviluppo tecnico. Al momento abbiamo anche potenziali clienti, come il comune di Sofia, dove abbiamo presentato LaserAid, e Instabul: sono interessati al nostro progetto e il ministero per le Infrastrutture e i trasporti ci ha dato il via libera alla sperimentazione”. Ma ”non abbiamo finanziatori. Li abbiamo cercati – continua Gallo – e abbiamo anche abbracciato l’idea dei finanziamenti pubblici ma non è arrivato nulla. Adesso stiamo cercando di creare possibili joint venture con imprenditori in cambio di esclusive di mercato. Siamo ad un passo dalla sperimentazione su strada, che speriamo di fare quest’inverno nella zona di Cassino ma per avviarla occorrono centinaia di migliaia di euro per sei mesi di test. Il costo dell’apparato, invece, è molto inferiore”.
Il Codacons ha già nominato il progetto LaserAid come vincitore del premio “Amico del consumatore”, che ogni anno assegna a chi si distingue per l’impegno dimostrato a favore dei cittadini.