Il momento tanto atteso è arrivato, dopo lo scoop di un nostro lettore: al Salone di Ginevra abbiamo potuto toccare con mano la nuova, attesa Alfa Romeo Giulietta. Come ci è sembrata? Aggressiva ed equilibrata innanzitutto, come già si poteva intuire dalle prime foto ufficiali. Anche il frontale, con la evidente calandra ed i fari 8C-style, è aggressivo ma non “impacciato”. Bella la soluzione dell’accenno di spoiler sul portellone posteriore, una nervatura che ci fa tornare in mente le Alfa del passato a “due volumi e mezzo”.
La parte più interessante sono però gli interni, sottoposti ad una rivisitazione proprio prima del debutto. Davanti al guidatore fanno bella mostra due elementi circolari enfatizzati da palpebre scure, ben visibili e sportiveggianti, mentre la consolle su più livelli presenta comandi rotondi, su uno sfondo che va dall’alluminio della parte superiore alla plastica morbida della zona bassa. Davanti alla leva del cambio manuale, dal comando solido e “maschio”, ritroviamo il selettore Alfa DNA già apprezzato su Mito. Completano il pacchetto una bella pedaliera sportiva in alluminio (che speriamo sia di serie) e sedili adeguatamente profilati. Il tutto condito da buoni accostamenti cromatici, una piacevole cura negli assemblaggi e materiali, dalla plastica al tessuto, di aspetto robusto all’altezza della concorrenza di riferimento.
Una volta a bordo, si nota il paso avanti rispetto a 147 per quanto concerne l’abitabilità. In altezza la situazione è soddisfacente, anche dietro, ma si fanno apprezzare soprattutto i centimentri in più per le ginocchia dei passeggeri posteriori. Ne risulta una vettura pienamente Alfa Romeo per filosofia sportiva e carattere, al passo dei tempi quando si parla di comfort ed attenzione al particolare. In sostanza, una Alfa Romeo di ultima generazione che impara dagli errori del passato e vuole riconquistare il cuore degli appassionati: la missione potrà definirsi pienamente compiuta dopo la prova su strada, ma siamo già a buon punto.