Presentazione mondiale di un mito
La presentazione della nuova Volkswagen Beetle è avvenuto in contemporanea in tre continenti: in Asia, al Salone dell’Auto di Shanghai; in Europa a Berlino e a New York, dove il 21 aprile inzia l’Auto Show.
Dal 1938, il Maggiolino è stato prodotto in 21,5 milioni di esemplari. La prima genereazione del New Beetle poi è ripresa nel 1998, con forma moderne molto fedeli alla versione originale. La Final Edition ha segnato nel 2010 il termine della sua produzione, premiata con oltre un milione di vetture vendute. Ed ora, riecco il Maggiolino: semplicemente Beetle. E siccome Volkswagen e Beetle sono di casa in tutto il mondo, la nuova versione viene festeggiata in
occasione di un’anteprima mondiale intercontinentale che si terrà in contemporanea a Shanghai, Berlino e New York. Questi due appuntamenti in collaborazione con il network giovanile MTV.
Sangue italiano
La seconda generazione della Volkswagen Beetle ha sangue italiano, visto che è stata disegnata dallo staff di Walter de Silva mentre il lancio è opera di Luca De Meo, due ex di Alfa Romeo.
L’icona storica del marchio di Volkswagen è stata rivista in chiave high-tec, dotata di tutti i sistemi di comunicazione più all’avanguardia. Occhio di riguardo anche all’ambiente, perché tecnologia e performance non sono più sufficienti: la casa tedesca comunica consumi nel ciclo combinato di 4,3 l/100 km con il motore 1.6 TDI ed emissioni di CO2 di 33 mpg con il 2.0 TDI per l’America.
Il lancio in Europa è previsto per questo autunno, intorno ottobre e novembre, mentre in Nord America per il bimestre precedente. Tre gli allestimenti: Beetle, Design, Sport
Missione design: sviluppare una nuova evoluzione
Lo stile del mito rimane inconfondibile: se si illuminassero la prima Beetle e quella nuova sul tetto per osservarne il profilo, si scoprirebbe quanto siano simili.
Il design della Beetle adesso però è più grintoso, dinamico e virile, rispetto alla New Beetle del 1998 tutto è cambiato. “Adesso la Beetle è caratterizzata da una spiccata ed evidente vocazione sportiva. La linea del tetto della vettura non soltanto è più piatta, ma anche ben più larga, il cofano motore è più lungo, il parabrezza arretrato più verticale. Tutto ciò definisce una nuova dinamicità”, come spiega Klaus Bischoff, responsabile del desing insieme a de Silva. È sparita la geometria formata dai tre semicerchi (uno per i parafanghi anteriori, uno per quelli posteriori e uno per il tetto bombato), perché la linea del tetto è stata appiattita con elementi che riprendono quelli del prototipo Ragster, presentato a Detroit nel 2005, ovvero una sorta di hot rod basata sulla New Beetle. Le dimensioni infatti sono abbastanza chiare: è larga 1.808 mm (+ 84 mm), alta 1.486 mm (- 12 mm) e lunga 4.278 mm (+ 152 mm). Le proporzioni sono del tutto nuove: la maggiore lunghezza ha permesso alle linee del tetto di tendersi ulteriormente, mentre il parabrezza risulta arretrato e il posteriore segue il profilo del Maggiolino originario. Il nuovo elemento chiave del modello è rappresentato dal montante posteriore. Sono state allargate le carreggiate e aumentato il passo, esaltando le linee scolpite e muscolose della Beetle.
Tra i tratti distintivi di sempre della Beetle, rimangono i proiettori di forma circolare, disponibili solo a richiesta quelli bixeno con luci diurne LED, i parafanghi sporgenti, la forma del cofano, il sottoporta e relativi listelli e la possibilità di montare ruote fino a 19 pollici. Rivisto del tutto lo spoiler posteriore, ben integrato nel design.
Motori parchi ed ecologici
Mentre negli Stati Uniti la Beetle viene proposta per la prima volta anche in versione Turbodiesel con un motore a gasolio da 140 CV, in mercati quali Asia, Australia, Europa e Nuova Zelanda la nuova Beetle invece prevede solo motori sovralimentati. La gamma motori è completamente nuova: i propulsori sovralimentati con iniezione diretta di benzina (TSI) e gasolio (TDI common rail) permette di ottenere, rispetto al modello precedente, una significativa riduzione di consumi ed emissioni. I tre motori benzina della Beetle, disponibili in Europa e in Cina, raggiungono 105, 160 e 200 CV. I due Diesel erogano 105 e 140 CV di potenza (ma i TDI non sono previsti per la Cina). Tutti e cinque i motori possono essere richiesti in abbinamento al cambio a doppia frizione DSG.
I consumi del 2.0 TSI da 200CV abbinato a un cambio manuale comunicati dalla casa si attestano sui 7,4 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 173 g/km), con una velocità di punta di 225 km/h.
Anche il 1.4 TSI 160 CV con cambio DSG a 7 rapporti si dimostra parco, con consumi nel ciclo combinato di 5,9 l/100 km e con emissioni di CO2 di 139 g/km.
Fiore all’occhiello la Beetle 1.4 TSI DSG: velocità massima: 207 km/h e consumi di 3,0 l/100 km, per una riduzione del 34% rispetto al modello precedente da 150CV.
Il motore benzina più parco nei consumi è il 1.2 TSI Blue Motion Technology 105 CV (180 km/h di velocità massima), dotata inoltre di sistema Start&Stop e di recupero dell’energia. In questo caso i consumi comunicati si attestano in media su 5,5 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 129 g/km.
Anche i motori TDI, da sempre garanzia di superiore efficienza nei consumi: in autostrada la nuova Beetle 1.6 TDI BlueMotion Technology raggiunge una velocità massima di 180 km/h, mentre il più
dinamico 2.0 TDI 140 CV e una coppia massima di ben 320 Nm a partire da 1.750 giri, porta il Maggiolino a toccare i 198 all’ora, con consumi dichiarati di 4,9 l/100 km e 129* g/km di emissioni di CO2. Molto efficace anche il modello 1.6 TDI 105 CV, con consumi nel ciclo combinato di 4,3 l/100 km ed emissioni di CO2 di 112 g/km. Questa versione Turbodiesel BlueMotion Technology rappresenta la Beetle più attenta ai consumi che sia mai stata costruita.
Bloccaggio del differenziale per i motori benzina 160 e 200 CV
I propulsori da 160 e 200CV sono abbinati di serie al differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS, per garantire una aderenza ottimale in tutte le situazioni. Si tratta di un ampliamento funzionale del noto bloccaggio elettronico del differenziale EDS: il sistema XDS migliora la maneggevolezza quando si affrontano le curve a velocità sostenuta, riducendo il sottosterzo e dando alla vettura un assetto “neutro”. Il sistema, infatti, lavora sulla ruota “scarica” interna alla curva, con interventi mirati sui freni determinando un miglioramento della trazione.
Colorazioni in stile Maggiolino
Beetle prevede 12 colorazioni, tra cui le vivaci “Sunflower” o “Denim Blue”. Anche gli interni sono originali e la plancia si fa notare, dove tutto è stato messo a portata di mano e di sguardo. Verniciata o rifinita “carbon look”, ci riporta al primo Maggiolino, pur senza avere un aspetto rétro.
I volanti sono creati appositamente per la Beetle: in base agli allestimenti possono avere le razze verniciate. Previsiti su rischiesta alcuni strumenti supplementari come l’indicatore della temperatura dell’olio, il cronometro e l’indicatore della pressione di sovralimentazione, posti sopra il sistema audio e di navigazione.
Audi da concerto
La nuova Beetle monta di serie un sistema audio con 8 altoparlanti, ma è previsto un impianto con caricatore CD integrato; touchscreen da 6,5″; lettore CD; slot per schede SD e doppio sintonizzatore; lettore DVD; sistema di comando vocale e disco fisso da 30 gigabyte.
In collaborazione con Panasonic, il leggendario produttore americano di chitarre e amplificatori Fender mette a disposizione il suo know-how con un impianto audio con un Bassbox aggiuntivo e 400 watt di potenza.