L’importanza del cambio dell’olio motore
Il cambio dell’olio motore della propria vettura è spesso una di quelle operazioni che molti automobilisti effettuano da soli, un pò per risparmiare sull’intervento del meccanico, un pò per avere la possibilità di scegliere il lubrificante che più si adatta alle caratteristiche della loro vettura. Considerando che oggi gli intervalli di tempo della sostituzione dell’olio motore si sono sensibilmente allungati (si parla di 15mila – 20mila km a seconda della vettura e dell’alimentazione), grazie anche a motori sempre più efficienti e tecnologici la scelta di cambiare il lubrificante da soli o in un’officina meccanica può essere ben meditata, il cambio dell’olio rimane comunque un’operazione importante da effettuare nella propria vettura.
Cambiare l’olio da soli o rivolgersi a un meccanico di fiducia?
Quando optiamo per la seconda soluzione, quella di affidarsi alla concessionaria, al meccanico di fiducia o al benzinaio, di sicuro non sarà possibile scegliere la marca dell’olio poichè bisogna per forza di cose sottostare alla scelta del meccanico. Differentemente dal benzinaio, spesso è possibile scegliere non tanto tra diversi marchi, quanto tra diversi tipi di olio ma della stessa marca. La costante in comune tra la concessionaria, che usa sempre l’olio raccomandato dal costruttore, il meccanico di fuducia ed il benzinaio è quella che al termine dell’operazione nel conto si trovano inserite anche le spese di manodopera, oltre ovviamente al prezzo del lubrificante. Per questo motivo moltissime persone per la sostituzone si affidano al metodo “fai-da-te”. Per far questo si ha bisogno di spazio e di alcuni attrezzi che torneranno utili durante questa operazione.
Come cambiare correttamente l’olio motore?
Per cambiare l’olio senza commettere errori, il motore deve essere a temperatura di esercizio, in modo che l’olio fluisca meglio. La vettura deve essere in piano e il recipiente che raccoglie l’olio deve avere una capacità sufficiente. Inoltre, il motore deve essere spento da qualche minuto, così da far tornare tutto il lubrificante nella coppa. Il tappo del bocchettone di riempimento va tolto, così come l’astina di livello. Una volta svitato il tappo di scarico, attendere almeno una ventina di minuti per consentire a tutto l’olio di uscire dalla coppa e finire nel recipiente di raccolta. Fatto ciò, nella fase successiva bisogna riavvitare il tappo senza serrare troppo, sostituendo la guarnizione, se presente, e il filtro, lubrificando con un velo d’olio la guarnizione di quello nuovo e stringendolo a mano. Di seguito riempire il carter con lubrificante fresco, badando a non mettere subito tutta la quantità prescritta. Conviene tenerne sempre da parte circa un litro, che verrà rabboccato dopo avere messo in moto e fatto funzionare il propulsore per qualche minuto, in modo da valutare meglio il livello nella coppa. Una volta controllato il livello attraverso l’asticella, la nostra operazione è conclusa con successo e possiamo chiudere il cofano motore. Ora non ci rimane che smaltire l’olio usato, raccolto nel nostro contenitore. Per fare questo, basta informarsi dove il Comune di residenza ha istituito le zone di raccolta dei rifiuti, dove quasi sempre si trova anche un contenitore per l’olio motore usato. Maggiori informazioni si possono trovare chiamando il numero verde del Consorzio obbligatorio degli oli usati, che fornirà l’esatta collocazione del contenitore di raccolta.
Quale olio scegliere per la propria auto?
Per la scelta dell’olio, soprattutto quando tra i tre metodi si opta per il fai da te, è importantissimo guardare il libretto della vostra auto dove il costruttore ha elencato le specifiche della vostra vettura con le sigle dei lubrificanti adatti. Se non volete stare lì a decifrare delle sigle, allora l’unica soluzione è affidarsi ad un esperto, il quale oltre a svolgere l’operazione nella sua officina, vi consiglierà anche il lubrificante giusto per il vostro motore tenendo ben presente non solo le caratteristiche del motore (benzina o diesel), ma anche altre specifiche che spesso l’automobilista medio tende a trascurare quando si tratta di queste piccole manutenzioni.