Nuova Fiat Panda provata a Pomigliano d’Arco

Nuova Fiat Panda
Ecco la nuova Fiat Panda. Dopo il rinnovamento datato 2003 dal quale è uscita quasi per caso la Panda (si ricordi la diatriba sul nome con Renualt). Un nome che è una garanzia per la casa italiana e per gli automobilisti (oltre 16 milioni i clienti in 31 anni di storia), abituati alla sua affidabilità dimostrata in oltre 6,5 milioni di unità vendute.
Presentata in anteprima mondiale lo scorso settembre al Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte, si è subito andata a scontrare con altre citycar quali la neonata Volkswagen Up!, il restyling della Renault Twingo, alle quali vanno aggiunte le concorrenti Kia Picanto e Hyundai i10.

Il prezzo della nuova Fiat Panda parte da 10.200 Euro

Il lancio commerciale della nuova Fiat Panda è atteso per marzo 2012. Rispetto a Up! e Twingo un ritardo di tre mesi che potrebbe trasformarsi in un vantaggio concorrenziale. Il prezzo della Panda parte da 10.200 Euro, 50 Euro in meno ripsetto al modello attuale. Previste forme di finanziamento anche di 100 Euro al mese in 100 mesi.

Nuova Fiat Panda prodotta nello stabilimento Giambattista Vico di  Pomigliano d’Arco
La nuova Fiat Panda viene prodotta a Pomigliano d’Arco nello stabilimento Giambattista Vico, dove fino al 1984 si produceva l’Alfa Sud.
L’investimento di 800 milioni di Euro per creare la nuova linea produttiva apposta per la nuova Panda, ha permesso allo stabilimento campano di diventare una realtà industriale all’avanguardia che applica appieno i principi e i metodi del World Class Manufacturing. Si tratta dell’insieme dei processi avviati nelle fabbriche del Gruppo Fiat e dei suoi fornitori, volto alla riduzione delle inefficienze e all’ottenimento degli obiettivi di “zero incidenti, zero difetti, zero stock, zero break-down”. Inoltre, il Giambattista Vico è il primo stabilimento Fiat dove è stato introdotto il nuovo contratto di lavoro per tutti i dipendenti della casa torinese.
Un segnale forte, voluto dalla dirigenza Fiat per dimostrare tutta la volontà di mantenere le proprie radici in Italia, anche se, a proposito delle intenzioni del Lingotto di rimanere in Italia, il presidente Elkann fa sapere che c’è la volontà di espandersi ancora su più orizzonti e che il legame con i vari territori dipenderà dai contesti che si verranno a creare nel futuro.

Fiat Panda presentata a Pomigliano d’Arco
E non è un caso se siamo qui a Pomigliano d’Arco per dare il benvenuto e conoscere la nuova citycar italiana alla presenza di Sergio Marchionne, AD di Fiat Group Automobiles e John Elkann, il presidente, mentre in mattinata si sono visti anche il ministro dello sviluppo e delle infrastrutture Corrado Passera, del welfare Elsa Fornero e della coesione Fabrizio Barca.
La produzione della nuova Fiat Panda è iniziata il 3 novembre. Per Marchionne questa nuova Panda è una vettura molto importante perché “rappresenta il primo vero esempio del piano di investimenti che abbiamo proposto all’Italia. La produrremo in uno stabilimento che a livello mondiale non avrà pari. Il risanamento di Pomigliano è la prima fase di un processo di industrializzazione della Fiat e tutti sanno quali sono gli ostacoli che abbiamo fronteggiato, dal referendum, al voto, agli attacchi. Ora andiamo avanti”.
Non è mai successo che una vettura italiana sia stata presentata nello stabilimento di produzione (ad eccezione delle Ferrari di F1, ma non sono auto di serie) e non è un caso quindi se ci troviamo qui. Lo sottolinea anche Elkann: “Pomigliano ha raggiunto standard elevati. È il segnale che se si cammina tutti nella stessa direzione, se si dialoga, si possono ottenere risultati importanti, senza aiuti pubblici”, che ha inoltre ribadito la volontà della sua famiglia di sostenere gli sforzi di Marchionne, con l’obiettivo di fare di Fiat-Chrysler un grande gruppo che fa grandi automobili.

Com’è la nuova Fiat Panda: estetica
Terminati i preamboli che hanno anticipato la nascita della Panda nel recente passato, dobbiamo ora parlare della nuova vettura.
Con il tempo passa in fretta anche la tecnologia ma la Panda l’ha afferrata al volo, presentandosi come una citycar forte però di dotazioni di auto di segmento superiore a quello A. Difficile parlare di utilitaria, termine che ormai è andato in disuso.
Ma andiamo con ordine, perché prima di tutto, come tutte le vetture, è l’occhio che viene colpito per primo.
La forma rimane molto fedele all’ultima generazione dell’auto ufficiale per fare quello che ti pare, con il gruppo ottico posteriore verticale ma più ampio. Sempre analizzando il posteriore, ha forme mediterranee con un portellone allargato a tutto vantaggio della facilità di carico e scarico. Il bagagliaio rimane quello di un auto di segmento A, capiente quel che basta (225 litri). Peccato però che manchino luci diurne a LED e fari dalla tecnologia più moderna, come richiede il mercato. Inoltre, non sono previste le luci di posizione: ci sono gli annabaglianti e poi gli abbaglianti.
Passando all’anteriore, i fari sono più grandi mentre la calandra ha un aspetto che le conferisce un aspetto più importante, con linee estetiche vicine a quelle della Fiat Grande Punto.
Al lancio, il nuovo modello è disponile con trazione anteriore e offre una gamma composta da: 3 motori (in Italia non è commercializzato il TwinAir aspirato da 65 CV), 3 allestimenti (Pop, Easy e Lounge), 10 colori di carrozzeria, 9 ambienti interni, 2 coppe copriruota e 2 cerchi in lega da 14 e 15 pollici per un totale di oltre 600 combinazioni.

Interni della nuova Fiat Panda
La nuova citycar di casa Fiat presenta dettagli interni di rilievo, caratterizzati da un ampio volume interno grazie alle soluzioni efficienti che permettono di sfruttare al massimo le dimensioni compatte, ideali per muoversi anche in città.
L’abitacolo è stato concepito come un unico spazio abitabile per aumentare la qualità del tempo a bordo, anche per i più piccoli. Lo dimostrano la cappelliera che diventa un utile piano rigido dove riporre i giocattoli e alcuni motivi grafici che, novità del segmento, decorano i pannelli delle porte e l’imperiale della vettura creando così un attraente “cielo” sulle teste dei piccoli passeggeri.
I sedili anteriori sono più sottili utilizzando materiale compresso a vantaggio sia dello spazio per le gambe dei passeggeri posteriori che del comfort di seduta, grazie alla loro forma comoda e contenitiva.
il sedile del guidatore è disponibile anche con regolazione in altezza mentre quello del passeggero anteriore può essere dotato di schienale abbattibile a tavolino: abbassando anche i sedili posteriori, si può ottenere un piano di carico piatto per l’intera lunghezza dell’abitacolo (oltre 2 metri) permettendo il massimo sfruttamento dello spazio interno.
I 14 vani portaoggetti fanno felici tutti coloro che in passato hanno lamentato una deficienza di Fiat in merito. Si possono trovare quindi vani a giorno di facile accesso per l’utilizzo frequente, e vani chiusi e più nascosti per oggetti che normalmente restano in auto. Il porta-occhiali è posizionato sopra il finestrino del guidatore.

Motori della nuova Fiat Panda
La nuova Fiat Panda è attesa nei concessionari italiani a marzo 2012 sia con motori benzina che diesel, ma non manca anche la proposta più ecologica con alimentazione bifuel.
Per quanto i motori benzina, sono previsti i nuovissimi motori bicilindrici TwinAir Turbo da 0,9 cm3 dalla potenza di 85 CV (nominato “International Engine of the Year 2011”) e 65 CV (non commercializzato in Italia).
Completa la gamma dei propulsori benzina disponibili al lancio il rinnovato 1.2 Fire da·69 CV.
La gamma dei motori diesel annovera il 1.3 Multijet II da 75 CV con Start&Stop di serie.
In un secondo momento invece il lancio delle motorizzazioni bifuel 0.9 TwinAir Turbo Natural Power da 80 CV (benzina/metano) e 1.2 EasyPower da 69 CV (benzina/GPL).
La versione integrale 4×4 è ancora in fase di sviluppo ed il suo debutto è previsto per la seconda metà del 2012, con motore TwinAir benzina o diesel e trazione integrale permanente con cambio a 6 marce e prima ridotta.

Dotazioni tecnologiche della Fiat Panda prodotta a Pomigliano d’Arco
Come detto, le dotazioni tecnologiche di Fiat Panda è di alto livello: dietro a quell’aria simpatica e spigliata, la nuova Panda offre soluzioni tecnologiche sofisticate ma fruibili in modo semplice. Di serie troviamo il sistema Start&Stop mentre a richiesta si può avere il Gear Shift Indicator (GSI). A queste dotazioni già note, si aggiungano due nuovi dispositivi di grande valore che ci si aspetterebbe solo su vetture di segmento superiori.
La nuova Fiat Panda adotta il Low Speed Collision Mitigation, disponibile su richiesta. Si tratta di un innovativo sistema di frenata che, a velocità inferiori ai 30 km/h, rileva ostacoli a distanza ravvicinata e frena automaticamente.
Comunicare e viaggiare: è quanto promette e mantiene l’ingegnosa Panda grazie alla pluripremiata piattaforma Blue&Me e alla sua ultima evoluzione, il “Blue&Me TomTom 2 LIVE”, che unisce i vantaggi di un sistema di infotainment integrato e connesso a quelli di un navigatore portatile.

Fiat Panda: prime impressioni di guida. Prova su strada della nuova Panda
Ma arriva il momento che si aspettava e cioè la prova su strada. Saliti sulla nuova Fiat Panda, i sedili slim subiscono un po’ la stazza e chi è alto soffre un po’: nonostante la doppia regolazione orizzontale-verticale, non è facile trovare la posizione migliore.
La nuova Panda è lunga 365 centimetri, larga 164 e alta 155, con cinque porte può ospitare comodamente fino a cinque persone.
Tutti i comandi sono a portata di mano ed a vista d’occhio, con la comoda leva del cambio rialzata sulla consolle centrale. Questa riprendere il concetto della Panda precedente, salvo un design rivisto ed ammodernato.
Siamo a bordo della Panda con il nuovissimo motore 0.9 TwinAir aspirato da 65 CV, alla sua prima applicazione.
Lasciando lo stabilimento Giambattista Vico, la partenza dimostra un cambio immediato e morbido, l’innesto delle marce avviene con facilità.
Man mano che ci allontaniamo dallo stabilimento di Pomigliano ci concentriamo sul motore aspirato TwinAir da 900 cm3, molto silenzioso ai bassi regimi quanto elastico quando gli si chiede qualche sforzo in più.
Questo motore, se confrontato con il 1.2 8v, riduce i consumi del 12% a fronte di un aumento delle prestazioni del 25% mentre, rispetto al 1.4 16v, i consumi si abbassano del 30% mantenendo le stesse prestazioni.
Nel dettaglio, il TwinAir ha una cilindrata di 875 cm3 ed eroga una potenza di 85 CV (63 kW) a 5.500 giri per una coppia massima di 155 Nm a 2.000 giri. Con cambio manuale, i consumi comunicati da FGA sono di 4,9 litri/100 km nel ciclo urbano, di 3,7 in quello extraurbano e di 4,1 nel misto. Leggermente inferiori con cambio Dualogic: 4,6, 3,6 e 4,0 litri ogni 100 km. Numeri possibili grazie anche al sistema Start&Stop di serie ed al Gear Shift Indicator: un dispositivo che troviamo moltoo utile perché ci suggerisce il cambio di marcia per una gestione efficiente del motore (peccato sia un optional). Queste prestazioni portano il TwinAir da 85 CV ad essere omologato secondo la normativa Euro 6.
Inoltre, grazie alla tecnologia utilizzata sul TwinAir, le vibrazioni sono stata ridotte al minino a vantaggio non solo dei consumi ma anche del comfort di viaggio. In curva la Panda tiene: l’altezza e lo spessore delle ruote potrebbe dar adito a un eventuale rollio, che si avverte appena.
La coppia di 155 Nm già disponibile a 2.000 giri con una erogazione costante fino a 3.500 e questo comportamento esalta il divertimento di guida. Siamo a bordo di una city-car e parliamo quindi di segmento A, ma per circolare in un contesto urbano il lavoro effettuato dallo staff di Fiat Powertrain consente di gustarsi la guida della Panda 2012.
Certo se si esagera col pedale si avverte la differenza con un’auto di segmento superiore perché la rumorosità alle alte velocità si sente, ma la Panda costruita a Pomigliano non è fatta per le gare di velocità ma per comodi spostamenti di medio raggio e per sfruttare al meglio l’efficienza di questo TwinAir che da soddisfazioni.
Ultima osservazione riguarda il tappo della benzina: non c’è. Al suo posto, una membrana di acciaio che si apre quando si inserisce la pompa. Fare rifornimento costa sempre di più, ma intanto Fiat lo fa diventare più facile.

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