Mini John Cooper Works, la piccola belva è tornata: presentata al Salone di Detroit questa compatta dal fascino inglese ma dal cuore tedesco adotta ora il 2.0 litri turbo a quattro cilindri capace di sviluppare una potenza di ben 231 Cv tra i 5.200 ed i 6.000 giri con una coppia massima di 320 Nm tra i 1.250 ed i 4.800 giri. Neanche a farlo apposta la potenza erogata dal motore è la stessa della sua avversaria per antonomasia: l’Audi S1.
Sulla Mini John Cooper Works può essere adottato un cambio manuale a 6 marce, che le garantisce uno scatto sullo 0-100 km/h in 6,3 secondi, o un automatico (opzionale) Steptronic sempre a 6 rapporti, capace di portare la Mini fino a 100 km/h in 6,1 secondi. Con entrambe le trasmissioni la velocità massima è di 246 km/h; il consumo medio dichiarato dalla casa è di 5,7 litri per 100 km nel ciclo extraurbano, mentre le emissioni di CO2 sono state portate a 133 g/km (una riduzione di circa 20 g per km rispetto alla versione precedente).
La versione presentata a Detroit, di un verde British con tettuccio e specchietti retrovisori rossi, presenta due bande nere con contorno rosso sul cofano, monta cerchi in lega da 18” (opzionali, quelli di serie sono da 17”) ed il caratteristico e sportivissimo doppio scarico centrale. Gli interni sono votati ad un pubblico giovanile, ma allo stesso tempo eleganti: spiccano le cuciture a vista rosse su fondo scuro, i sedili avvolgenti bicolore e la pedaliera in alluminio. Il prezzo della Mini John Cooper Works fissato in 30.600 $ (più 850 $ di messa su strada) per il mercato americano, sarà attorno ai 33.000 € per l’Italia.