Non sono incoraggianti i dati presentati dall’ACI in occasione del Mo.Ve. a Venezia. Se confrontiamo la situazione con il resto d’Europa poi, questa appare ancora più scoraggiante. Nelle 10 maggiori città italiane circolano 5,2 milioni di auto che, messe insieme, formerebbero una coda a doppia fila tra Roma e Tokyo, lunga oltre 20.800 km. Come dimostra questo dato, la congestione del traffico sulle nostre strade è un problema ancor più rilevante dell’inquinamento che ne deriva.
L’Automobile Club d’Italia torna a sottolineare la mancanza di una politica integrata dei trasporti in occasione della settima edizione di “Mo.Ve”, il Forum internazionale sulla mobilità urbana che l’ACI organizza a Venezia il 25 e 26 novembre con il contributo del mondo scientifico e accademico mondiale. I lavori di quest’anno sono centrati sull’analisi del grado di dipendenza dei cittadini europei verso l’automobile.
Gli italiani spendono 160 miliardi di euro ogni anno per muoversi con l’auto anche perché non hanno alternative al mezzo privato. Di fronte alla prospettiva di rimanere comunque imbottigliati nel traffico, i cittadini preferiscono la comodità della propria vettura ai disagi del bus. L’aumento del 7% della domanda di trasporto pubblico nel 2007 è attribuibile solamente al rincaro dei carburanti negli ultimi anni.
Le statistiche europee evidenziano il gap infrastrutturale che ci divide dagli altri Paesi e il grado di dipendenza dall’auto che nel nostro Paese risulta più alto che altrove. A Vienna, ad esempio, i bus viaggiano a una velocità media di 20 km/h con 600 km di corsie riservate. A Roma, invece, i mezzi pubblici “corrono” a soli 12 km/h con appena 100 km di corsie preferenziali.