Alfa Romeo Stelvio 2026: ecco un primo assaggio della nuova generazione

La nuova generazione dell’Alfa Romeo Stelvio, prevista per la fine del 2025, si presenta come una vera e propria rivoluzione per il marchio italiano. Dopo quasi 10 anni dal lancio della prima generazione, il SUV del Biscione si prepara a un cambiamento importante mantenendo però vivo quel DNA sportivo che ha sempre caratterizzato le vetture di Arese.

L’evoluzione di un’icona moderna

Lo Stelvio rappresenta un modello fondamentale per il brand milanese. Lanciato nel 2015, ha segnato l’ingresso del marchio italiano nel segmento dei SUV premium, conquistando appassionati e nuovi clienti grazie al suo carattere dinamico e alle prestazioni superiori alla media della categoria.

Ora, con la seconda generazione, Alfa Romeo punta a un salto qualitativo che abbraccia l’innovazione tecnologica senza tradire la propria essenza. I recenti brevetti trapelati online hanno rivelato le forme definitive del nuovo modello, mostrando un’auto completamente ripensata che, pur mantenendo la riconoscibilità del marchio, si proietta decisamente verso il futuro.

La scelta di adottare la piattaforma STLA Large di Stellantis, già utilizzata per modelli come la Dodge Charger e la Jeep Wagoneer S, sottolinea l’importanza strategica di questa vettura che rappresenta la transizione del marchio verso l’elettrificazione.

Il nuovo Stelvio segna un passo decisivo nella strategia di Alfa Romeo, che mira a consolidare il successo ottenuto con modelli come Junior e Tonale“, rivelano fonti vicine al progetto. Non si tratta solo di un aggiornamento estetico, ma di un ripensamento completo del concetto stesso di SUV sportivo Alfa Romeo.

Alfa Romeo Stelvio 2026 brevetti

Design italiano in chiave moderna

Il linguaggio stilistico del nuovo Stelvio evolve mantenendo però forte il legame con la tradizione. Il frontale è dominato dal classico scudetto Alfa Romeo rivisitato, con il logo che, come sulla recente Junior, dovrebbe essere incastonato sul cofano anziché al centro della calandra.

Ai lati si trovano gruppi ottici particolarmente sottili a sviluppo orizzontale mentre nella parte inferiore sono presenti prese d’aria con una caratteristica forma triangolare.

La silhouette laterale rivela un’impostazione decisamente sportiva, con una linea di cintura alta e un tetto basso e spiovente verso la coda che dona slancio alla vettura, nonostante le dimensioni aumentate rispetto al modello attuale.

Si parla infatti di una lunghezza di circa 480 cm, un incremento significativo che posiziona lo Stelvio più chiaramente nel segmento D premium.

È però il posteriore a rappresentare l’elemento più distintivo e originale del nuovo design: una striscia di LED dei fanali che disegna una forma a scudetto crea un elemento caratterizzante che distinguerà lo Stelvio nella vista notturna, rendendola immediatamente riconoscibile.

Alejandro Mesonero-Romanos, responsabile del design di Alfa Romeo, ha lavorato per creare un’auto che, pur essendo proiettata nel futuro, mantiene vivo il fascino italiano tipico del marchio. Il risultato è un equilibrio tra eleganza e sportività, con proporzioni che, nonostante le dimensioni maggiorate, mantengono un aspetto dinamico e slanciato.

Alfa Romeo Stelvio 2026 brevetti

Tecnologia all’avanguardia sotto la pelle italiana

La vera rivoluzione dell’Alfa Romeo Stelvio 2026 si nasconde sotto la carrozzeria. L’adozione della piattaforma STLA Large rappresenta un cambio di rotta importante rispetto all’attuale piattaforma Giorgio. Questa nuova architettura è stata progettata principalmente per veicoli elettrici, ma con la flessibilità necessaria per accogliere anche motorizzazioni ibride.

Un elemento distintivo sarà l’architettura elettrica a 800V, che permetterà ricariche ultra-rapide per le versioni elettriche. Questa tecnologia, finora appannaggio di pochi modelli premium sul mercato, consentirà allo Stelvio di ricaricarsi in tempi brevissimi, riducendo le soste alle colonnine.

Il nuovo Stelvio sarà anche la prima Alfa Romeo ad implementare l’architettura digitale STLA Brain, una piattaforma elettronica avanzata che consentirà aggiornamenti via OTA e l’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale.

Ciò si tradurrà in funzionalità evolute sia per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida che per l’esperienza di bordo, con display ad alta risoluzione e un’interfaccia utente completamente ripensata.

Il SUV disporrà di configurazioni a singolo e doppio motore con batterie da 85 kWh a 118 kWh di capacità per un’autonomia dichiarata fino a 700 km“, rivelano le indiscrezioni. Numeri che posizionerebbero lo Stelvio elettrico ai vertici della categoria per quanto riguarda l’autonomia.

Un cuore elettrico (ma non solo)

Se l’elettrificazione rappresenta il futuro del marchio, Alfa Romeo ha scelto per il suo D-SUV un approccio pragmatico che tiene conto della fase di transizione che il mercato automobilistico sta attraversando. La gamma motori sarà quindi trasversale, con versioni completamente elettriche affiancate da varianti ibride.

Le versioni a batteria saranno disponibili sia con configurazione a singolo motore che a doppio motore per la trazione integrale, con potenze che potrebbero spingersi oltre i 500 CV per le versioni più prestazionali. Si parla addirittura di una possibile versione Quadrifoglio 100% elettrica con circa 1000 CV, che rappresenterebbe un nuovo paradigma per le Alfa ad alte prestazioni.

Accanto alle versioni elettriche, il Biscione starebbe valutando anche motorizzazioni ibride, sia full hybrid che plug-in hybrid, per soddisfare quella fascia di clientela ancora non pronta al passaggio completo all’elettrico.

Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe esserci spazio anche per un turbo benzina mild hybrid da 2 litri mentre rimangono contrastanti le informazioni sulla possibile presenza di una versione diesel, che rappresenterebbe una continuità con l’attuale gamma nella quale il gasolio gioca ancora un ruolo importante.

La decisione di offrire una gamma così articolata riflette la volontà di non abbandonare improvvisamente i clienti tradizionali, pur indicando chiaramente la direzione futura del marchio verso l’elettrificazione completa.

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Il piacere di guida rimane al centro

Se c’è un elemento che ha sempre contraddistinto le Alfa Romeo è il piacere di guida, e il nuovo Stelvio non farà eccezione. Nonostante il cambio di piattaforma e l’elettrificazione, il focus sulle qualità dinamiche rimane centrale nel progetto.

Le sospensioni anteriori a quadrilatero alto (una soluzione più raffinata rispetto ai MacPherson utilizzati nelle “cugine” americane basate sulla stessa piattaforma) e il retrotreno multilink promettono di mantenere quell’handling preciso e coinvolgente che ha fatto la fortuna della prima generazione. Le persone coinvolte nello sviluppo hanno confermato che “il piacere di guida è stato fin da subito al centro del progetto“.

La sfida più grande sarà trasferire il carattere sportivo Alfa Romeo anche alle versioni elettriche, dove l’assenza del sound del motore termico e le caratteristiche diverse della propulsione richiedono un approccio completamente nuovo alla messa a punto del telaio e dei sistemi di controllo della trazione.

Made in Italy anche nel futuro

Un elemento di continuità importante è rappresentato dalla produzione, confermata nello stabilimento italiano di Cassino, dove attualmente viene prodotta anche la generazione attuale.

La presentazione ufficiale del nuovo Alfa Romeo Stelvio è prevista “entro la fine del 2025“, come confermato dal presidente e amministratore delegato ad interim di Stellantis John Elkann, con l’arrivo nelle concessionarie programmato per i primi mesi del 2026.

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