Audi RS7 viene presentata nel 2013 al Salone di Detroit come versione sportiva “top” di Audi A7: è equipaggiata con il motore 8 cilindri già adottato da Audi RS6 Avant, capace di potenze e prestazioni impressionanti, e vede l’inserimento del sistema COD (cylinder on demand) che permette di disattivare la metà dei cilindri in caso di andatura costante. Come su tutti i modelli sportivi della casa di Ingolstadt, la trazione è di tipo integrale Quattro, abbinata a un differenziale posteriore sportivo. Nel 2014 viene presentata la versione “Sportback” del modello, con una carrozzeria più sportiva e un motore più piccolo, a 6 cilindri. Nel 2019 vede la luce la nuova generazione, destinata a competere dal punto di vista commerciale con Porsche Panamera e Mercedes-AMG GT.
Dal punto di vista estetico Audi RS7 si distingue da Audi A7 per molti dettagli: i passaruota sono più bombati per poter ospitare gomme e cerchi in lega di grandi dimensioni. Nel frontale, le prese d’aria nella parte inferiore del paraurti sono più grandi e la griglia è rifinita con vernice nera opaca. Al posteriore si riconoscono gli scarichi ovali tipici delle “RS” e le luci a led sono unite in una fascia. Disponibile in versione standard e Performance, la nuova generazione di Audi RS7 monta un 8 cilindri da 4 litri che condivide tra l’altro con altre due sportive di razza, Lamborghini Urus e Bentley Bentayga; la versione Performance offre più cavalli e adotta anche la tecnologia ibrida studiata per Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid. Negli interni non manca la tecnologia più recente, distribuita in ben tre schermi, che comprende tra l’altro diversi sistemi per la guida semi-autonoma.
Le dimensioni molto generose fanno di Audi RS7 un vettura non facile da gestire negli spazi ridotti delle città. Il suo habitat naturale è l’autostrada, dove può esprimere al meglio le sue doti di potenza e stabilità, soprattutto se dotata del telaio sportivo “RS plus”.