La guida autonoma è il futuro del mondo automobilistico, questo è innegabile – ma la strada è ancora lunga. Tante le soluzioni ad una miriade di problemi che quotidianamente – in fase di test – sorgono, ma soprattutto tanti interrogativi ancora non del tutto chiariti. L’ultimo intoppo potrebbe arrivare dalle cosiddette tempeste magnetiche che di fatto potrebbero alterare il sistema di connessione dati tra il GPS installato sulle vetture e i satelliti in orbita attorno alla Terra.
A dirlo è stato Scott Macintosh – che di lavoro fa il Direttore dell’Osservatorio al “National Center for Atmospheric Research” di Boulder, in Colorado, negli USA. Parlando in un’intervista a Bloomberg avrebbe infatti affermato che i sistemi di guida autonoma delle auto dovrebbero essere il meno possibile dipendenti dal GPS. Le conseguenze infatti di una tempesta magnetica porterebbe ad una perdita di segnale satellitare – con le vetture ferme in attesa per strada che questo si ripristini a buriana conclusa! Il futuro che ci attende non prevederà più la sola consultazioni delle previsioni meteo “a terra” – ma ci vedrà anche decisamente interessati proprio alle tempeste magnetiche.
C’è già oggi un satellite statunitense che informa gli aerei in volo o le compagnie elettriche di un’imminente tempesta magnetica – con un anticipo che viaggia tra la mezz’ora e l’ora. Difficile quindi che le auto riescano a rendersi indipendenti dal sistema GPS e altrettanto facile che sui cruscotti delle auto con guida autonoma inizieremo a familiarizzare con un’inedita “spia” che ci avviserà di una prevista tempesta magnetica. Futuro che vai, spia che trovi!