Auto premium con scarichi finti: una panoramica completa da Parigi 2018

Normative antinquinamento sempre più severe  e nuove tecniche costruttive hanno forzato i costruttori a spostare i terminali di scarico sotto alla scocca, cosa che nessuno vorrebbe vedere sulla propria auto. Il che, a pensarci, è una fobia piuttosto recente: vent’anni fa il segmento premium offriva scarichi standard, mentre l’elaborazione (cromature, diametri impressionanti e forme futuristiche) è arrivata verso i primi anni Duemila con l’exploit del tuning.

In questi ultimi anni i costruttori hanno spesso ricreato finti scarichi dal taglio sportivo inglobati del paraurti posteriore, attirando l’inevitabile critica degli appassionati. Stranamente però, la sensazione generale è stata di una scelta dettata dal risparmio, circoscritta perciò ai marchi generalisti. Invece il punto è un altro: terminali troppo elaborati rischierebbero di rompersi nel punto di giuntura con il collettore, mentre condotti troppo larghi andrebbero a compromettere l’efficienza dell’impianto.

Il Salone di Parigi 2018 è stata un’ottima occasione per riunire tutto il meglio degli scarichi falsi d’alta gamma e non, così da dimostrare che ormai anche i costruttori premium gli utilizzano. Possiamo quindi questionare il buon gusto di chi  disegna questi terminali, ma continuare a pensare che siano “da poveri” è storia vecchia. Chi investe molto in un’auto, oggi, la prende elettrica: in quel caso lo scarico non c’è proprio.

Tra le altre, in ordine sparso, nella gallery trovate: Audi A6, BMW X5,DS3 Crossback, Mercedes AMG GT 4, Mercedes GLE,  Porsche Macan,  e Toyota Corolla.

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