Il Centro Studi Promotor, nella persona del presidente Gian Primo Quagliano interviene a proposito della tassazione dei carburanti e commenta il terribile calo del 20,8% dei consumi di benzina e diesel avvenuto dal 2007 al 2013. Il bilancio dei primi 8 mesi del 2014 invece si chiude, stando all’elaborazione del CSP su dati del Ministero dello Sviluppo Economico, con una flessione del 3,4% per la benzina e dello 0,5% per il gasolio. “E’ venuto il momento di ridurre la tassazione sui carburanti auto proprio a beneficio del bilancio dello Stato”, sostiene Quagliano.
La contrazione è allarmante, perchè pari a quasi due volte e mezzo il calo del Pil nello stesso periodo e la spesa è aumentata del 10,1%, il gettito fiscale dell’11,3% e la componente industriale dell’8,6%. “L’andamento divergente dei consumi, da un lato, e di spesa, gettito e componente industriale, dall’altro, è stato dovuto alla dinamica dei prezzi e soprattutto a quella della tassazione” – spiega Quagliano.
Questi dati, secondo il presidente Quagliano, dimostrano che “è stato superato il limite oltre il quale l’aumento dei prezzi deprime i consumi”. I prelievi fiscali record sui carburanti – con il continuo aumento delle accise (ed è in arrivo un’altra mazzata) unito a quello dell’Iva – hanno creato questa situazione paradossale: si preferisce lasciare il mezzo di locomozione fermo o si cerca di risparmiare al massimo. “È venuto il momento di ridurre la tassazione”, conclude Quagliano sottolineando che anche il bilancio dello Stato ne avrebbe beneficio, poiché più consumi equivalgono a maggiori entrate.