Conosciuta e apprezzata anche negli Stati Uniti, dove viene soprannominata baby Ferrari, la Fiat X1/9 viene realizzata dalla Carrozzeria Bertone e debutta ufficialmente al Salone di Torino nell’anno 1972, dopo alcuni ripensamenti da parte dell’azienda e l’intervento diretto di Gianni Agnelli. Nel listino di allora questa nuova vettura, prettamente sportiva, andava a sostituire la Fiat 850 Spider con una soluzione intermedia tra una scoperta e una coupé, grazie al vistoso roll bar che assicurava una migliore performance nei crash test e dunque maggiore sicurezza per conducente e passeggero.
La Fiat Bertone X1/9 è una targa, disegnata per la famosa Carrozzeria da Marcello Gandini, che presenta una progettazione con motore centrale disposto in senso trasversale davvero inedita per il marchio Fiat. Per ragioni di sicurezza il roll bar è solido e robusto, con il tettuccio superiore rigido che può essere asportato e riposto nel cofano anteriore.
Lo stile è decisamente sportivo, ispirato direttamente alla Lancia Stratos ma dagli angoli più vivi e dalle linee decisamente più dure, nonostante le due condividano alcuni elementi della carrozzeria. La trazione è posteriore ed il motore è, almeno inizialmente, un 4 cilindri da 1.3 litri che rimane nella storia del marchio torinese come l’unico montato in posizione centrale.
Nel 1978 debutta il primo e unico restyling per la Fiat X1/9, conosciuto come Five Speed e che introduce soprattutto un nuovo motore 1.5 potenziato a 85 CV e permette il passaggio al cambio da 5 rapporti. Le prestazioni di questa versione permettono di raggiungere una velocità massima di 185 km/h e uno scatto in partenza da 0 a 100 km/h completato in 10 secondi.
La storia di questa fortunata vettura termina nel 1989, ma già dal 1982 il mercato principale diventano gli Stati Uniti, e la produzione viene interamente passata alla Bertone che introduce una serie di varianti e versioni speciali caratterizzate da vernice bicolore e nuovi interni. In tutto ne furono prodotte circa 170.000 unità nei 18 anni di vita. Nonostante questo attualmente sono pochi gli esemplari ancora circolanti.