Fleet Motor Day 2025, effetto fringe benefit: 4 aziende su 10 rinviano il rinnovo dei veicoli

La nuova normativa sui fringe benefit aziendali in vigore da gennaio 2025 sta già modificando in profondità le scelte delle imprese italiane in materia di mobilità. È quanto emerge dallo studio “Caro Fisco ti scrivo”, presentato durante l’undicesima edizione del Fleet Motor Day, il più importante evento nazionale dedicato ai fleet e mobility manager, tenutosi tra Roma e l’autodromo di Vallelunga con oltre 950 partecipanti e 380 professionisti del settore.

Il focus principale è stato sull’impatto fiscale per le aziende che offrono vetture aziendali ai dipendenti. La nuova disciplina penalizza i veicoli termici a favore di quelli elettrici e plug-in, colpendo anche le full hybrid, fino a poco tempo fa considerate la soluzione più equilibrata verso la transizione green.

Il 42% dei fleet manager ha deciso di prolungare i contratti esistenti per evitare i costi aggiuntivi derivanti dalle nuove aliquote. Solo l’11% ha scelto di rinegoziare le condizioni con le società di noleggio, optando per veicoli fiscalmente più convenienti. Lo scenario futuro, secondo il campione analizzato (98 manager responsabili di circa 83.000 veicoli), è chiaro: 6 aziende su 10 modificheranno la propria car list nei prossimi mesi, mentre una su dieci si dice pronta a escludere completamente le auto a motore termico.

Il clima generale tra gli operatori resta incerto. Il 25% prevede un aumento dei costi dei canoni di noleggio, il 23% teme un incremento delle lamentele da parte dei driver, mentre il 20% segnala il rischio di esplosione dei costi legati alla ricarica dei veicoli elettrici. Solo l’8% degli intervistati ritiene che le nuove regole daranno un reale impulso alla transizione elettrica delle flotte.

Particolare attenzione è stata dedicata al destino delle auto full hybrid, finora molto diffuse nelle flotte: 1 manager su 3 le escluderà dalle future scelte, mentre un altro 22% punta a mantenere gli attuali contratti attivi il più a lungo possibile. Il restante 22% continuerà a includerle nelle car list, nonostante la penalizzazione fiscale.

Le aziende ridurranno gli investimenti nel welfare dei dipendenti per compensare l’aumento dei costi delle auto aziendali, stimato tra il +20 e il +30%”, ha spiegato Luca Zucconi, membro del Comitato Scientifico di LabSumo, organizzatore dell’evento insieme all’Osservatorio Top Thousand, con il patrocinio di ANIASA e UNRAE.

Il Fleet Motor Day 2025 ha battuto ogni record, con 1.220 test drive e oltre 200 veicoli presenti, appartenenti a 65 brand automobilistici. Tra questi anche 11 anteprime, tra cui la prima uscita ufficiale dell’attesa Audi A6 Avant, reduce dal debutto alla Milano Design Week.

Nei tre talk tematici organizzati nel corso dell’evento, numerosi operatori – tra cui case automobilistiche, società di noleggio e player della telematica – si sono confrontati sulle sfide del settore. In apertura, Alberto Viano (presidente ANIASA) ha sottolineato come “l’incertezza normativa stia rallentando il rinnovo delle flotte, con conseguenze su immatricolazioni, rotazione del parco circolante e gettito fiscale”.

Antonella Bruno, Country Manager di Stellantis Italia, ha ribadito che “il cliente B2B è centrale per la strategia del gruppo”, evidenziando una quota di mercato del 32,9% nel primo trimestre 2025. Fabrizio Faltoni, Presidente e AD di Ford Italia, ha chiesto una revisione delle norme su deducibilità e detraibilità in base alle emissioni, sottolineando la crescita della gamma elettrificata Ford, oggi composta da 9 modelli full electric e 6 ibridi.

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