Lada Niva è uno degli emblemi dell’ingegneria sovietica. Il progetto, nato nel 1971, voleva offrire al popolo russo una vettura capace di affrontare la vita di campagna (da qui il nome Niva, traducibile in campo di grano) senza che l’auto potesse sconfinare nel lusso. Costi ridotti all’osso e una miscela tra il pratico e l’affidabile che ha portato la Lada Niva fino ad oggi, con i suoi consumi anacronistici e dotazioni di sicurezza praticamente inesistenti. Allo stesso modo però, il fuoristrada russo ha debuttato negli anni Settanta con scocca portante, trazione integrale, bloccaggio del differenziale posteriore (tre in tutto, come vuole la tradizione) e marce ridotte indipendenti rispetto al bloccaggio.
Al Salone dell’Auto di Mosca il Gruppo Renault, proprietaria del marchio russo, ha presentato la Lada Vision 4×4 Concept. Forte di linee futuristiche e nuove soluzioni tecniche, sfrutterà la stessa base su cui è costruito Dacia Duster per tornare ai fasti di un tempo. La Vision 4×4 andrà infatti a sostituire la Lada Niva come modello dalla dotazione spartana capace però di affrontare gran parte delle insidie del fuoristrada. Rispetto a quarant’anni fa, considerando il sempre crescente potere commerciale della Russia, c’è da aspettarsi una maggior cura per i dettagli.
Al momento il Concept mostra dettagli che vedremo in fase produttiva, come la trazione integrale, ed altri che non tutte le probabilità verranno eliminati con l’arrivo del modello di serie: pensiamo, ad esempio, alle Suicide Doors e alla conformazione degli interni. Ad ogni modo la Lada Vision carica di aspettative grazie ad interni particolarmente tecnologici fortemente voluti dal capo progetto Steve Mattin. Ancora è difficile immaginare quando vedremo l’erede di Niva in produzione, ma c’è da aspettarsi uno sviluppo concreto verso metà 2019. Nel frattempo, in Dacia, il nuovo Duster per il 2020 sta prendendo forma anche grazie a questo progetto.