Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat, ha pronunciato ieri da Washington alcune frasi che le agenzie di stampa hanno riportato in maniera piuttosto parziale, slegandole dal contesto della domanda posta al dirigente del gruppo torinese.
Infatti, alla domanda a lui posta da un corrispondente italiano, domanda che conteneva le parole “lasciare l’Italia”, Marchionne ha risposto in maniera testuale: “la Fiat è una multinazionale. Gestiamo attività in tutte le parti del mondo . Abbiamo attività economiche ed industriali al di fuori dell’Italia. Vendiamo macchine in Brasile, in Cina, in America, in Messico. La cosa importante è la sopravvivenza della Fiat che non può essere messa in discussione. Ci abbiamo messo otto anni per rimetterla in piedi, abbiamo creato un’alternativa con Chrysler e non possiamo metterla in dubbio. Chiunque pensa di condizionare la Fiat si sbaglia”.
Un chiaro riferimento questo al sindacato Fiom, che secondo Fiat starebbe tentando di fare gli interessi di una minoranza (appena il 12% dei dipendenti Fiat è iscritto a questo sindacato) a discapito della maggioranza. Staremo a vedere come la situazione si evolverà.