Mazda EZ-60: il nuovo SUV elettrico che punta a sfidare la Tesla Model Y

Mazda lancia un nuovo modello completamente elettrico che si posiziona come diretto concorrente della Tesla Model Y. Frutto della joint-venture con il costruttore cinese Changan, la nuova Mazda EZ-60 rappresenta un passo importante nella strategia di elettrificazione del brand giapponese.

La nascita della EZ-60: una partnership strategica

Al giorno d’oggi, le alleanze strategiche sono diventate essenziali per affrontare la transizione elettrica nel mercato automotive, e la storia della EZ-60 ne è un esempio. Il nuovo SUV elettrico è il risultato tangibile della collaborazione decennale tra Mazda e Changan, colosso automobilistico cinese a partecipazione statale con cui il marchio nipponico ha stretto una joint-venture suddivisa equamente al 50%.

Questa partnership, che ha già permesso a Mazda di portare in Europa la berlina 6e, ha consentito all’azienda di accelerare il proprio ingresso nel competitivo mercato dei veicoli elettrici, beneficiando dell’esperienza di Changan e della sua divisione a zero emissioni Deepal.

La sinergia tra il know-how di Mazda, in termini di dinamica di guida e design, e la competenza di Changan, nella produzione di veicoli elettrici, ha dato vita a un prodotto che ambisce a posizionarsi come valida alternativa ai leader del settore.

La EZ-60 è il secondo frutto di questa collaborazione dopo la berlina EZ-6 lanciata lo scorso anno, e fa parte di una strategia più ampia che prevede l’introduzione di altri due modelli sviluppati insieme al partner cinese entro il 2030.

Mazda EZ-60 foto

Design e stile: l’identità Mazda in chiave elettrica

La transizione verso la mobilità elettrica non ha fatto perdere a Mazda la sua caratteristica attenzione al design, anzi. Il nuovo EV si presenta con un linguaggio stilistico audace e distintivo, che trae ispirazione dal concept Arata svelato al Salone di Pechino. Le linee sono affilate e moderne, con una silhouette dinamica caratterizzata da un tetto discendente che conferisce al SUV un aspetto sportivo e aerodinamico.

Tra gli elementi più distintivi del design troviamo i cosiddetti flying buttresses, una soluzione stilistica piuttosto rara su veicoli di questo tipo che rende la EZ-60 immediatamente riconoscibile. La parte anteriore è dominata da una mascherina chiusa, elemento tipico dei veicoli elettrici, impreziosita da un contorno a LED nella parte inferiore e dal logo Mazda illuminato.

La ricerca aerodinamica è evidente nelle prese d’aria funzionali posizionate nella parte bassa del cofano e nel terzo montante posteriore. Un’altra caratteristica degna di nota è la presenza, almeno nella versione cinese, di telecamere al posto degli specchietti retrovisori esterni tradizionali, soluzione che oltre a migliorare l’efficienza aerodinamica aggiunge un tocco di modernità al veicolo.

Gli sbalzi ridotti, oltre a conferire proporzioni equilibrate alla vettura, massimizzano lo spazio interno a vantaggio dell’abitabilità.

Mazda EZ-60 foto

Tecnologia e prestazioni: le potenzialità della EZ-60

Dal punto di vista tecnico, la Mazda EZ-60 condivide la piattaforma con la Deepal S07, il SUV elettrico del marchio a zero emissioni di Changan. Questa base consente di offrire diverse configurazioni di propulsione, con l’obiettivo di rispondere alle diverse esigenze dei mercati globali.

In Cina, la EZ-60 sarà disponibile in due varianti: una completamente elettrica e una con range extender alimentata da un motore a benzina da 1.5 litri e 95 CV, che funge da generatore per una batteria di minore capacità.

Tale soluzione, già adottata con successo su altri modelli come la MX-30 con motore rotativo, rappresenta un compromesso interessante per chi cerca la praticità di un’auto elettrica ma teme l’ansia da autonomia.

Per quanto riguarda le specifiche della versione full electric, il costruttore asiatico non ha ancora rivelato tutti i dettagli, ma è probabile che la vettura adotti powertrain simili a quelli della berlina EZ-6/6e: unità elettriche da 180 kW (245 CV) e 198 kW (258 CV), abbinate rispettivamente a batterie da 80 kWh e 68,8 kWh. Con queste specifiche, il SUV dovrebbe offrire un’autonomia competitiva nel segmento, avvicinandosi ai valori offerti dalla Model Y.

In Europa, dove il veicolo potrebbe essere commercializzato con il nome di CX-6e, è probabile che Mazda offra solo la variante completamente elettrica, in linea con le tendenze del mercato e le normative sempre più stringenti sulle emissioni.

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Interni e comfort: l’esperienza a bordo

Sebbene Mazda mantenga ancora il riserbo sugli interni della EZ-60, che saranno svelati ufficialmente al Salone di Shanghai 2025 previsto per la fine di aprile, è lecito aspettarsi un abitacolo in linea con quello della berlina EZ-6.

Ciò significa un ambiente moderno e minimalista, dominato da un grande schermo centrale per l’infotainment, ma con un’attenzione particolare alla qualità dei materiali e alle finiture.

La filosofia di design degli interni Mazda è tradizionalmente incentrata sul conducente, con comandi intuitivi e una disposizione ergonomica degli elementi. Nel caso della EZ-60, ci si può attendere un approccio simile, ma con una maggiore integrazione della tecnologia digitale come richiesto dal segmento e dal target di clientela.

Il passo generoso e gli sbalzi contenuti dovrebbero garantire un’abitabilità superiore rispetto ad altri modelli di dimensioni simili, con particolare attenzione allo spazio per i passeggeri posteriori e alla capacità del bagagliaio.

Le versioni destinate ai mercati occidentali potrebbero inoltre beneficiare di materiali più curati rispetto al modello cinese da cui deriva, per giustificare il posizionamento premium che Mazda sta perseguendo nel segmento elettrico.

La dotazione tecnologica dovrebbe includere i più recenti sistemi di assistenza alla guida, connettività avanzata e soluzioni innovative per la gestione dell’energia e della ricarica, elementi fondamentali per competere con modelli affermati come la Tesla Model Y.

Mazda EZ-60 foto

La strategia europea: dalla EZ-60 alla CX-6e

La strategia di Mazda per il mercato europeo prevede un adattamento del modello alle specifiche esigenze e preferenze dei consumatori del vecchio continente. Il cambio di denominazione da EZ-60 a CX-6e, in linea con la nomenclatura già adottata per la berlina (da EZ-6 a Mazda 6e), rappresenta solo la punta dell’iceberg di un processo di adattamento più profondo.

Per l’Europa, Mazda ha deciso di puntare esclusivamente sulla variante completamente elettrica, escludendo almeno inizialmente l’opzione con range extender che sarà invece disponibile in Cina.

Il lancio europeo della nuova Mazda CX-6e seguirà probabilmente quello cinese di alcuni mesi, con un debutto atteso nella seconda metà del 2025. La commercializzazione nel Vecchio Continente potrebbe essere accompagnata da offerte di lancio simili a quelle già viste per la 6e, che includevano bonus sull’acquisto e vantaggi sui costi di ricarica, per incentivare l’adozione di questa nuova proposta nel competitivo mercato dei SUV elettrici.

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Il futuro elettrico di Mazda

La EZ-60/CX-6e è solo un tassello di una strategia di elettrificazione più ampia e articolata. Mazda sta infatti valutando la possibilità di lanciare un terzo e un quarto modello sviluppati insieme al partner cinese Changan entro il 2030, ampliando ulteriormente la propria offerta nel segmento dei veicoli elettrici.

Parallelamente, la casa di Hiroshima è al lavoro su una piattaforma proprietaria dedicata esclusivamente alle auto elettriche, segnando un importante passo verso l’indipendenza tecnologica in questo settore. Il primo modello basato su questa nuova architettura è previsto per il 2027, con ulteriori varianti attese entro la fine del decennio.

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