Sappiamo che vi piacciono le storie di automobili, quindi oggi ve ne proponiamo una che collega il nostro Paese con il Giappone: siamo al Salone di Tokyo del 1981 quando nello stand del marchio Mazda fa capolino una concept car assolutamente innovativa, dalle forme squadrate e con tante soluzioni tecniche che avrebbero fatto parte del mondo automotive della successiva generazione.
Stiamo parlando della prima vettura “Experimental” che ha poi dato vita alla serie MX, quella MX-81 Aria realizzata grazie all’incontro del giornalista Hideyuki Miyakawa (partito dalla propria terra per un viaggio in moto dal Giappone all’Italia) con Giorgetto Giugiaro al Salone di Torino del 1960, dove nacque una collaborazione che permise al marchio Mazda di portare il progetto in questione nelle mani del mitico Centro Stile Bertone di Milano. La volontà era quella di creare una vettura unica nel proprio genere, capace di ispirare quelle successive grazie a una linea aerodinamica molto curata e a scelte tecniche rivolte al futuro, come lo schermo a tubo catodico al posto del quadro strumenti.
Il prototipo fu ultimato dopo un lungo lavoro di progettazione, che portò sul palco del Salone di Tokyo del 1981 un mezzo avveniristico e molto particolare: la carrozzeria fu modellata con un Cx aerodinamico di 0,29, ottenuto con forme angolate e spigolate nelle quali furono inseriti tergicristalli a scomparsa, portiere con apertura controvento, finestrini molto ampi e sedili anteriori girevoli. La vettura, tuttavia, non ebbe successo negli anni seguenti, ma è stata recentemente riportata in vita grazie all’interesse del marchio giapponese per via di una foto pubblicata su Instagram da parte di Roberto Pierantonio, Managing Director di Mazda Italia.
Un’immagine che ritraeva la MX-81 Aria in Piazza Duomo a Milano negli anni ’80 e che ha dato l’idea di recuperare l’esemplare originale per la presentazione e il lancio della recente MX-30 elettrica. L’impresa è stata portata a termine dopo un intensa conversazione tra Claudio di Benedetto, PR di Mazda Italia, e Nobuhiro Yamamoto, storico ingegnere della MX-5, che hanno prima trovato e poi commissionato la vettura in questione per un attento restauro presso la Superstile di Moncalieri. A questo punto l’opera si è completata con un photoshooting nella stessa location del capoluogo milanese, al quale è seguito un piccolo documentario dal nome “La Forma del Tempo” in cui si racconta questa splendida storia – fatta di uomini con tanta passione e volontà di realizzare i propri sogni nonostante le difficoltà.