Michelin: abbiamo testato gli pneumatici a Berlino (Germania). Michelin ha presentato a Berlino le tecnologie e i test che la casa francese sta utilizzando per rendere le gomme sempre più sicure, efficienti ed ecologiche. Queste devono garantire una buona longevità un’eccellente aderenza sia sull’asciutto che sul bagnato e, infine, devono consentire anche di risparmiare carburante. Questi aspetti a partire dal novembre del 2012 diventeranno parte dell’etichetta che l’unione europea ha deciso di apporre su tutte le gomme in vendita. Su questa dovranno essere stampati tre dati specifici: il livello di aderenza rapportata al risparmio del carburante (segnalata con la classica scala di valori da A a G), l’aderenza in condizioni di fondo stradale bagnato e la rumorosità provocata dal rotolamento.
Con il termine “equilibrio delle prestazioni” la casa francese ha voluto indicare l’unione perfetta tra sicurezza, durata chilometrica e risparmio di carburante. Queste tre caratteristiche risultano infatti essenziali per lo sviluppo di un buon pneumatico.
Presso il centro ADAC Berlin-Brandenburg abbiamo potuto assistere ad alcune dimostrazioni e prove per renderci effettivamente conto dello sviluppo di alcuni pneumatici rispetto ad altri e degli elementi che influenzano la qualità del prodotto finale.
Sicurezza
La sicurezza è a dir poco un aspetto fondamentale delle gomme. L’aderenza è influenzata da due elementi: al 75% dall’adesione, cioè la tendenza della gomma ad “attaccarsi” al terreno asciutto, e al 25% dall’ingranamento, cioè la sua capacità di fare grip sulle ovvie imperfezioni dell’asfalto. In caso di pioggia, inoltre, l’adesione sparisce ed è per questo che i pneumatici vengono “scavati” con speciali incanalature che creano un effetto “prua” che devia l’acqua e permette alla zona di contatto, grande non più di una mano, di aderire nuovamente al manto stradale. Il classico test di frenata sul bagnato ha ulteriormente dimostrato come determinati tipi di pneumatici possano rendere lo spazio di frenata inferiore di diversi metri anche in condizioni disagevoli.
Risparmio di carburante
La resistenza al rotolamento aumenta il risparmio in quanto una bassa resistenza consente all’auto di muoversi richiedendo meno potenza al motore riducendo di conseguenza i consumi. Secondo i calcoli di Michelin, il 20% dei consumi dell’auto dipendono direttamente dalle gomme. Si riducono persino le emissioni nocive delle auto grazie alle gomme, che secondo le previsioni della casa francese arrivano fino a 5g/km di CO2 in meno. Grazie a modelli come le Michelin Energy Saver, il produttore ha dichiarato di aver fatto risparmiare negli ultimi anni 184 milioni di litri di benzina.
Durata chilometrica
Parliamo di longevità, uno dei test più difficili da effettuare: la durata delle nostre gomme ha una notevole importanza, sia in termini economici, sia in termini di prestazioni. Tre Volkswagen Golf V hanno iniziato una serie di giri del circuito che si sono protratti per diverse ore. Ogni ora le gomme e i piloti si scambiavano le auto, in modo così da annullare le variabili legate alla guida che sono ovviamente imprevedibili. La legge europea impone uno spessore minimo della gomma di 1,6 mm sul battistrada raggiunto il quale è assolutamente obbligatorio sostituirle. Per chiudere l’esperimento sulla longevità sono state mostrate tre auto identiche con tre pneumatici diversi lasciate andare su un tratto di pista dopo una breve discesa. Ciò ha mostrato concretamente le differenze di resistenza al rotolamento di questi set di pneumatici, che influenzano lo sfregamento degli stessi al suolo (per cui la durata) e anche il risparmio di carburante.
Per concludere, la giusta ricetta per il buon pneumatico è un perfetto equilibrio tra longevità, sicurezza e risparmio. Il giusto equilibrio tra questi 3 fattori significa aver costruito il giusto pneumatico.