È dedicata a chi ama le prestazioni. La Mini Cooper S colpisce per la presa d’aria sul cofano motore e la griglia del radiatore con il bordo cromato. Caratteristiche anche le prese d’aria per raffreddare i freni, posizionate sulla griglia del radiatore auto. Il doppio tubo di scarico centrale ne enfatizza l’anima sportiva, esaltando il sound del quattro cilindri a benzina da 184 CV.
Con una coppia massima di 260 Nm già interamente disponibile a 1.700 giri/minuto, la Mini Cooper S scatta da 0 a 100 km/h in appena sette secondi, toccando una velocità di punta di 228 km/h. I 184 CV vengono scaricati a terra quando il motore raggiunge i 5.500 giri/minuto. Per percorrere 100 chilometri, ha bisogno di 5,8 litri di benzina nel ciclo misto, cinque litri nei tratti extraurbani e 7,3 litri in città. Le emissioni si attestano sui 136 g/km di CO2.
Chi preferisce l’alimentazione diesel, ma non vuole rinunciare alla sportività, può scegliere la Mini Cooper SD. Il quattro cilindri eroga 143 CV a 4.000 giri/minuto, con una coppia massima di 305 Nm a 1.750 giri/minuto. Accelera da 0 a 100 km/h in 8,1 secondi e raggiunge una velocità massima di 215 km/h. Contenuti i consumi: servono 4,3 litri di gasolio ogni 100 chilometri nel combinato, 3,9 litri in autostrada e 5,1 litri nel traffico cittadino. Basse anche le emissioni, pari a 114 g/km.
Da listino, la Mini Cooper S costa 24.850 euro. Per la Mini Cooper SD occorre sborsare 1.000 euro in più. Entrambe sono abbinate a un cambio manuale a sei rapporti, ma si può optare anche per quello automatico (previsto come optional). Di serie il controllo elettronico della stabilità, il volante sportivo in pelle a tre razze, il tetto e gli specchietti retrovisori esterni in tinta con la carrozzeria, i sedili anteriori sportivi, i fendinebbia, i cerchi in lega da 16 pollici, il climatizzatore, la radio e lo spoiler sul tetto.