Nissan Leaf è l’auto elettrica più venduta al mondo, gli scettici dovranno rivedere le proprie idee: non solo l’auto giapponese è utilizzabile nel quotidiano, è anche seriamente improntata alla guida autonoma. Dopo diversi test in Giappone e Stati Uniti, Nissan Leaf è arrivata in Europa in una versione -prototipo, per il momento- capace di spostarsi senza l’aiuto di un pilota nel traffico metropolitano della capitale britannica.
Laser, sensori e telecamere lavorano in sinergia per offrire alla centralina tutte le informazioni necessarie a spostarsi, frenare e svoltare. Qualcosa di già visto, certo, se non fosse che si tratta di un sistema particolarmente avanzato previsto nei concessionari già nel 2020: l’alleanza del marchio nipponico con i francesi di Renault permetterà ai due brand di lanciare 10 modelli a guida autonoma fra soli tre anni.
Parliamo di guida autonoma completa, perché su strade a più corsie per senso di marcia sarà già disponibile nel 2018 su Qashqai e Leaf. L’unico scoglio nell’incontro tra la guida autonoma e le auto che siamo abituati a guidare noi è la legislazione attuale, che dovrà essere opportunamente rivista.
Takao Asami, responsabile del progetto, ha dichiarato: “Innovazione e ingegno sono elementi chiave per Nissan. Sperimentando le prossime tecnologie di guida autonoma in un contesto impegnativo come quello delle strade londinesi Nissan ribadisce il proprio impegno nel rendere la strategia Nissan Intelligent Mobility accessibile per tutti”.
Per quanto riguarda la fetta piuttosto ampia di utenti che -a ragione- non ha intenzione di rinunciare al piacere della guida, arriverà il giorno di fare un trasferimento autostradale di diverse ore dopo una lunga giornata lavorativa. Ecco, magari in quei casi la guida autonoma la si può anche inserire.