Nissan sta prendendo le distanze dal Diesel sul mercato europeo, dove il gasolio ha subito una forte pressione mediatica e rischia un forte ridimensionamento almeno per quanto riguarda i centri storici. Una mossa difficile per il costruttore nipponico, il quale -a livello globale- vende circa il 70% delle proprie vetture con motore a gasolio. La notizia, divulgata da Kyodo News e ripresa da Ansa, parla di un allontanamento di Nissan dai propulsori Diesel che vedrà il fermo definitivo della produzione nel 2025. Anno entro il quale Nissan vuole portare la vendita di auto elettriche al 50% del totale.
Una strada già percorsa da Toyota, che da inizio anno ha smesso di produrre motori Diesel. Per il marchio che ha fatto di Prius la propria bandiera però, le cose sono leggermente diverse: Toyota infatti negli ultimi anni non ha raggiunto margini di guadagno tali da giustificare un investimento su propulsori di nuova generazione.
Stesse intenzioni per Subaru, che oltre all’Europa ha deciso di tralasciare le vetture Diesel anche in Australia a cominciare dal 2020. Il boxer delle pleiadi quindi rimarrà esclusivamente a benzina in attesa delle prime ibride plug-in.
Gran parte dei costruttori nipponici quindi stanno pesantemente frenando il mercato, mentre in Europa troviamo ancora diverse correnti di pensiero. Volvo, ad esempio, ha già proclamato -oltre a zero morti causati da Volvo nuove a partire dal 2020- di voler passare esclusivamente a vetture ibride ed elettriche pure, riesumando il proprio atelier sportivo Polestar per i modelli più ricercati.
Al contrario, Mercedes-Benz sta lavorando su di una gamma ibrida supportata da motori Diesel, in parallelo ad altre gamme di diversa combinazione. Manovrare aziende da miliardi di dollari non è semplice: ogni mossa richiede anni di sviluppo, denaro e rinunce. E non è detto che alla fine vada tutto per il meglio.