Noleggio auto: la formula magica che vale un terzo del mercato italiano. I dati

Il noleggio veicoli si conferma un pilastro fondamentale per il mercato automobilistico italiano, mostrando una notevole resilienza in un contesto generale non particolarmente favorevole. I dati del primo trimestre 2025 raccontano di un settore capace di navigare controcorrente, con una quota di mercato che ha raggiunto il 33%, in un panorama dove l’intero comparto automotive registra una contrazione delle immatricolazioni.

Il mercato del noleggio: numeri e tendenze

Il primo trimestre 2025 ha visto il settore del noleggio veicoli segnare una crescita del 3,43% rispetto alla fine del 2024, un dato particolarmente importante se confrontato con la flessione del 3,19% che ha invece caratterizzato il mercato automobilistico nel suo insieme.

A illuminare ulteriormente la situazione contribuisce l’analisi congiunta realizzata da ANIASA (l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use) e dalla società di analisi di mercato Dataforce. Lo studio mette in evidenza come il comparto del noleggio, dopo alcuni mesi caratterizzati da performance non ottimali, stia finalmente mostrando segnali di risveglio.

La fotografia dettagliata del trimestre rivela un mercato nettamente diviso in due: da una parte il noleggio a lungo termine (NLT) che ha immatricolato 121.330 tra auto e veicoli commerciali, raggiungendo una quota di mercato del 24,65%; dall’altra il noleggio a breve termine (NBT) che ha messo su strada 41.378 unità, pari all’8,41% del mercato totale.

Sommando questi due segmenti, il noleggio veicoli arriva a rappresentare un terzo esatto delle immatricolazioni complessive in Italia, un dato che testimonia quanto tale modalità di fruizione dell’auto stia progressivamente sostituendo il tradizionale concetto di proprietà.

Noleggio dati primo trimestre 2025 Italia

Le performance del noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine rappresenta indubbiamente la componente più dinamica del settore, con un incremento delle immatricolazioni del 5,71% nel primo trimestre 2025. A fornire la spinta propulsiva a tale crescita sono state prevalentemente le società captive, ovvero quelle direttamente legate alle case automobilistiche, che hanno fatto registrare un vero e proprio balzo in avanti nelle immatricolazioni (+69%).

Le società captive stanno seguendo le strategie commerciali dei brand automobilistici di appartenenza, i quali appaiono particolarmente orientati verso il canale del noleggio. Per contro, gli altri operatori indipendenti del mercato del lungo termine hanno evidenziato un risultato decisamente meno brillante, con un ritardo del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel panorama dei modelli più richiesti, la Fiat Panda continua a dominare incontrastata la classifica, con oltre 10.000 unità immatricolate nel primo trimestre. La piccola utilitaria italiana mantiene salda la leadership, seguita a distanza dal Volkswagen Tiguan, che ha fatto registrare una crescita dell’89%. Completano la top cinque la Citroën C3 (+120%), l’Opel Corsa (che ha segnato un impressionante +510%) e la Toyota C-HR (+182%).

Noleggio dati primo trimestre 2025 Italia

Il noleggio a breve termine: sfide e opportunità

Se il noleggio a lungo termine vive un momento positivo, il quadro appare differente per il noleggio a breve termine, che chiude il primo trimestre con un segno negativo (-2,72%). Il settore sembra ancora alla ricerca di un equilibrio dopo le turbolenze degli ultimi anni, in cui la pandemia prima e la crisi dei semiconduttori poi avevano generato profondi cambiamenti nelle dinamiche di mercato.

Nonostante le difficoltà generali, il settore mostra interessanti segnali di dinamismo nelle preferenze dei clienti. La top cinque delle auto più noleggiate vede una sorpresa al primo posto: la MG 3, un modello che nel primo trimestre 2024 non era nemmeno in classifica perché non ancora commercializzato in Italia.

Il marchio cinese fa il suo ingresso trionfale anche al quarto posto con la MG ZS (+162%), a testimonianza di come i brand asiatici stiano rapidamente conquistando posizioni anche in questo segmento di mercato.

La storica Fiat Panda si deve accontentare della seconda posizione (+4%), seguita dal Nissan Qashqai, che ha fatto registrare un notevole incremento del 251%. A chiudere la cinquina troviamo la Peugeot 208, con un impressionante +312% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Noleggio dati primo trimestre 2025 Italia

Il mercato dei veicoli commerciali leggeri

Il comparto dei veicoli commerciali leggeri continua a mostrare segnali di difficoltà, sia nell’ambito del noleggio a lungo termine che nel breve termine, dove si registra un preoccupante -29,54%. Tale dato riflette le incertezze che ancora caratterizzano il settore produttivo e commerciale italiano, con molte aziende che preferiscono posticipare investimenti in nuovi mezzi.

Nel segmento del noleggio a lungo termine di veicoli commerciali, il Fiat Doblò mantiene la leadership con una crescita dell’80% rispetto al primo trimestre 2024. Nel breve termine, invece, l’Iveco Daily, pur con una flessione del 25%, resta il modello di riferimento, seguito da Toyota Proace City, Mercedes Sprinter, Ford Transit e Isuzu N-Series.

Tale panorama evidenzia come, nonostante le difficoltà, il settore mantenga una vivacità nelle preferenze, con un mix tra modelli consolidati e nuovi entranti che puntano a ritagliarsi spazi significativi.

Noleggio dati primo trimestre 2025 Italia

L’impatto delle normative fiscali

Un elemento determinante nell’attuale configurazione del mercato del noleggio è rappresentato dal quadro normativo, in particolare dalla disciplina fiscale relativa alle auto aziendali in fringe benefit.

La situazione di forte incertezza legislativa sta inducendo molte aziende a rinviare il rinnovo del proprio parco veicoli, per evitare di incorrere in una normativa considerata penalizzante.

La nuova disciplina fiscale, infatti, risulta meno favorevole non solo per le auto termiche tradizionali, ma anche per tutte le alimentazioni ibride senza spina. Questo sta generando conseguenze a catena: minori immatricolazioni, rallentamento nel ricambio del circolante e, paradossalmente, minori entrate fiscali per lo Stato.

Le conseguenze sono esattamente quanto previsto da tutti gli attori dell’automotive all’atto dell’incauta adozione dei nuovi parametri fiscali“, ha commentato il presidente di ANIASA Alberto Viano. “Dopo i tentativi falliti nei DL Milleproroghe e Bollette, si conferma la necessità di un immediato intervento legislativo, che eviti per i mesi a seguire ulteriori aggravamenti della situazione di mercato“.

Noleggio dati primo trimestre 2025 Italia

Le alimentazioni preferite

Un dato interessante che emerge dall’analisi trimestrale riguarda le alimentazioni delle vetture. Nel noleggio a lungo termine di auto, l’alimentazione più diffusa nel 2025 rimane quella a benzina (comprese le mild hybrid) con una quota del 48%.

Tale dato testimonia come, nonostante le spinte normative e gli incentivi orientati verso l’elettrificazione, il mercato mantenga ancora una forte propensione verso le motorizzazioni tradizionali, considerate più affidabili e pratiche dalla maggioranza degli utilizzatori.

La transizione verso alimentazioni alternative procede dunque a un ritmo più lento di quanto auspicato dai regolatori, con il mercato che sembra privilegiare soluzioni ibride che rappresentano un compromesso tra performance, praticità d’uso e attenzione all’ambiente.

Noleggio dati primo trimestre 2025 Italia

Prospettive future

Guardando al futuro del settore, le previsioni per il resto del 2025 appaiono moderatamente positive per il noleggio a lungo termine mentre permangono incertezze per il breve termine. Molto dipenderà dall’evoluzione del quadro normativo e fiscale, che potrebbe fornire nuovi stimoli al mercato o, al contrario, accentuarne le criticità.

Le società di noleggio stanno adattando le proprie strategie al contesto, diversificando l’offerta e puntando su flessibilità e servizi a valore aggiunto per attrarre nuovi clienti. Al contempo, le case automobilistiche sembrano confermare l’intenzione di rafforzare la propria presenza diretta nel settore attraverso le società captive, riconoscendo l’importanza strategica di tale canale di distribuzione.

Un elemento che potrebbe influenzare positivamente il mercato sarebbe l’introduzione di misure fiscali più equilibrate, capaci di sostenere la transizione ecologica senza penalizzare eccessivamente specifiche tecnologie. In questa direzione sembrano orientarsi le richieste delle associazioni di categoria, che auspicano un intervento normativo in tempi brevi.

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