Omoda 3: il nuovo B-SUV pronto a conquistare i giovani europei

Sul mercato automobilistico europeo giunge un nuovo protagonista, direttamente dall’Oriente. Non è solo un’auto, ma un manifesto di intenti, un chiaro messaggio che l’industria cinese sta lanciando al mondo: siamo qui e abbiamo intenzione di restare.

La nuova Omoda 3, il nuovo crossover compatto del Gruppo Chery, si prepara a fare il suo ingresso in Europa con un mix di ingredienti studiati per conquistare proprio il pubblico occidentale.

Quando Est e Ovest si fondono in un design

Osservando l’Omoda 3 per la prima volta, si percepisce immediatamente la sua anima ibrida, non solo nel senso tecnologico del termine. Il design è un affascinante esercizio di fusione culturale, dove l’estetica robotica giapponese si sposa con i tratti sportivi italiani.

Il frontale, con i suoi fari taglienti e il paraurti scolpito, strizza l’occhio alle supercar di Sant’Agata Bolognese, evocando le linee aggressive delle Lamborghini. Non è un caso: il marchio cinese ha deliberatamente cercato di infondere nel suo B-SUV un carattere deciso, capace di distinguersi nel trafficato segmento dei crossover compatti.

Le dimensioni contenute – 4,20 metri di lunghezza – nascondono un’ambizione tutt’altro che modesta. Fiancate larghe e scolpite si arrampicano fino alla coda, dove una fanaleria squadrata promette giochi di luce personalizzabili, secondo la migliore tradizione tecnologica orientale.

Volevamo declinare l’identità di marca in modo più affilato“, ha dichiarato Shawn Xu, amministratore delegato di Omoda e Jaecoo. E Roy Xie, direttore del progetto, aggiunge: “Il design si ispira al mondo dei mecha giapponesi e vuole trasmettere un’immagine tecnologica, da prodotto legato all’intelligenza artificiale che ha preso vita“.

Omoda 3

Un abitacolo che guarda alle stelle

Se l’esterno dell’Omoda 3 cattura l’attenzione, è nell’abitacolo che si manifesta pienamente la visione futuristica del marchio cinese. Lo Starship Cockpit, come è stato battezzato, abbandona la tradizionale impostazione automobilistica per abbracciare un’estetica che sembra provenire da un’astronave.

Lo schermo centrale verticale domina la plancia, circondato da una fascia LED che avvolge l’intero abitacolo, creando un’atmosfera da nightclub tecnologico. L’impostazione è minimalista, priva di distrazioni superflue, ma ricca di dettagli studiati per stupire.

Tra questi, spicca il pulsante di accensione protetto da una copertura ribaltabile, un elemento preso in prestito dal mondo dell’aviazione militare e delle supercar più estreme. È un dettaglio apparentemente futile, ma che rappresenta perfettamente l’approccio di Omoda: creare un’esperienza che va oltre la semplice guida.

La piattaforma integrata dedicata agli appassionati di e-games, su cui al momento non sono stati forniti molti dettagli, conferma l’intenzione di intercettare un pubblico giovane, per cui l’auto non è solo un mezzo di trasporto, ma un’estensione del proprio universo digitale.

Omoda 3

Potenza e versatilità: un motore per ogni esigenza

In un periodo di transizione energetica, il nuovo Omoda 3 si presenta con un ventaglio di opzioni che copre praticamente ogni esigenza. La versione a benzina monterà probabilmente un motore turbo da 1.6 litri, 197 CV di potenza e 290 Nm di coppia massima, già visto sulla sorella maggiore Omoda 5, abbinato a un cambio automatico a variazione continua o a doppia frizione.

Per chi guarda al futuro dell’elettrificazione, la proposta è altrettanto interessante: una versione completamente elettrica con motore da circa 204 CV, alimentato da batterie LFP da 61 kWh, capaci di garantire un’autonomia stimata tra i 450 e i 500 km secondo il ciclo CLTC.

Ma è forse la variante Super Hybrid a rappresentare la punta di diamante dell’offerta. Questo powertrain plug-in, simile a quello della Jaecoo 7 Super Hybrid, combina un turbo benzina da 1.5 litri con un’unità elettrica per una potenza combinata di circa 245 CV e un’autonomia in modalità elettrica di circa 100 km secondo il ciclo WLTP, un valore che posiziona l’Omoda 3 ai vertici della categoria.

È una strategia che non lascia nulla al caso, offrendo soluzioni per ogni tipo di cliente, dai più tradizionalisti ai pionieri della mobilità sostenibile, senza dimenticare chi cerca un compromesso tra i due mondi.

La strategia di conquista europea

L’Omoda 3 è un tassello fondamentale nella strategia di espansione globale del Gruppo Chery. “La Omoda 3 sarà centrale per l’incremento dei nostri volumi“, ha spiegato Xu, delineando un piano ambizioso: “Oggi siamo presenti su 44 mercati. Entro il 2030 vogliamo raggiungere i 100 e commercializzare 1 milione di auto all’anno con i brand Omoda e Jaecoo“.

Il lancio ufficiale del modello è previsto per ottobre 2025, con l’arrivo in Europa a fine dello stesso anno e in Italia nel corso del 2026. Il posizionamento di prezzo sarà uno dei principali punti di forza: si parla di una forbice tra i 20.000 e i 30.000 euro, a seconda della motorizzazione e dell’allestimento scelto.

È un prezzo che pone il crossover cinese in diretta concorrenza con modelli europei di segmento superiore, offrendo però contenuti tecnologici e prestazioni paragonabili, se non superiori. È la formula che ha già permesso ad altri marchi cinesi di ritagliarsi uno spazio nel mercato europeo: più auto per lo stesso denaro.

Omoda 3

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