Peugeot 106 Rallye, la piccola del Leone dall’indole racing

È entrata in produzione nel 1993, per rimpiazzare la 205 Rallye. La Peugeot 106 Rallye ha fatto breccia soprattutto tra i più giovani, diventando uno dei punti di riferimento nel segmento delle piccole sportive. Dal punto di vista motoristico, ha ereditato il 1.3 della sua antenata, con la differenza che al posto dei carburatori c’era l’iniezione elettronica. Altra novità, l’adozione del catalizzatore, obbligatorio con l’entrata in vigore delle nuove normative.

 

Erogava una potenza di 98 CV, raggiungendo una velocità di punta di 190 km/h. Vantava anche notevoli doti di ripresa e accelerazione (da 0 a 100 km/h sotto i dieci secondi), grazie al cambio più corto e al peso ridotto. Spartano l’allestimento, mentre il look richiamava quello della 205 Rallye.

 

Gli sviluppi
Nel 1996, con il debutto della seconda generazione, la Peugeot 106 Rallye 1.3 lasciò la scena alla nuova 106 Rallye 1.6, dal look più moderno. Era equipaggiata con un motore da 1.6 litri 8V a quattro cilindri in linea, capace di erogare 103 CV. La velocità massima saliva così a 195 km/h. Il propulsore era lo stesso della 106 XSi 1.6, ma con elettronica Magneti Marelli. L’apice dello sviluppo però fu l’adozione del motore 1.6 litri 16V, con due alberi a camme in testa e quattro valvole per cilindro.

 

Il risultato fu una potenza di 120 CV, che spingeva la 106 Rallye fino a 205 km/h. Nel 1999 la 106 Rallye 1.6 8V uscì di produzione. In listino rimase solo la 106 Rallye 1.6 16V, che andò avanti fino al giugno del 2004, quando ne fu decretato il pensionamento. Numerose le partecipazioni a competizioni automobilistiche, con un palmares di tutto rispetto.

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