La variante coupé della Peugeot 504 venne introdotta a listino nel 1969 a fianco della versione cabrio per lo stesso modello. Il progetto di design viene affidato a Pininfarina che opta per ridisegnare completamente il corpo vettura anziché limitarsi ad una semplice versione a due porte derivata dalla berlina originale. Il pianale su cui viene realizzata é più corto nel passo ruota rispetto all’originale di ben 19 cm e la linea corrisponde a quella di una filante berlina a tre volumi, con un frontale decisamente più sottile e tagliente rispetto alla 504 tradizionale.
Il frontale di questa variante coupé presenta due doppi gruppi ottici squadrati, uniti tramite una calandra a tre listelli orizzontali. L’eleganza e la fluidità della linea devono molto al cofano motore, e al suo andamento spiovente verso l’avanti. Il parabrezza é avvolgente mentre il lunotto posteriore si inserisce dolcemente sulla coda, anch’essa leggermente spiovente e con gruppi ottici a tre elementi verticali.
Dal punto di vista meccanico la Peugeot 504 Coupé, così come la sorella Cabriolet, disponevano al momento del lancio di un’unica motorizzazione, ovvero il 1.8 da 97 Cv DIN ad iniezione meccanica Kugelfischer, identico dunque a quello montato sulla berlina tradizionale. La trasmissione era inizialmente affidata esclusivamente ad un cambio manuale a 4 rapporti, ma l’anno successivo, con l’introduzione nella gamma del motore 2.0 da 104 Cv divenne disponibile in opzione il cambio automatico a tre marce.
L’aggiornamento più significativo riguarda l’introduzione della versione più potente dotata di un motore V6 a iniezione diretta dalla potenza di ben 144 Cv, abbinato ad una trasmissione manuale a 5 velocità. La storia di questa affascinante coupé termina nel 1983 assieme al resto della gamma 504, senza trovare una degna erede fra le coupé di fascia medio alta della casa francese per ben 14 anni, quando verrà presentata la 406 Coupé.