Seat Altea Freetrack – Test Drive

Circa il resto, Altea Freetrack è dotata fra le altre cose di lavafari, sensore di pioggia, sedili anteriori con regolazione lombare, volante a tre razze in pelle, tunnel portaoggetti al tetto con schermo TFT da 7 pollici con connessione Rca (optional per la trazione anteriore), climatronic con regolazione bizona conducente e passeggero e regolazione longitudinale dei sedili posteriori. Al volante Seat Altea Freetrack ha personalità anche se, forse, non tutta quella di cui ha bisogno un fuori strada vero. E, in effetti, gli stessi manager del marchio spagnolo confermano che è “il miglior compromesso possibile”. Insomma: è una vettura da strada per chi vuole sognare anche lo sterrato. Ma con una certa cautela ed un pizzico di moderazione. A queste condizioni, Altea Freetrack è una vettura ampiamente soddisfacente perché, come è nella sua natura, fila come un missile. E tiene bene sull’asfalto galiziano che circonda Santiago de Compostela (cattedrale romanica a parte, una città piuttosto deludente malgrado l’Unesco l’abbia inserita fra i patrimoni dell’umanità…). Insomma: i pur numerosi pellegrini che affollano anche i bordi della strada al ritmo di decine di migliaia l’anno, possono star tranquilli. Lo sterzo è immediato a preciso (piuttosto “abbondante” l’impugnatura del volante) e la tenuta sull’asfalto è di quelle rassicuranti. Sullo sterrato si avverte una certa tendenza a “scodare” ma non è alle condizioni del test drive che la vettura va guidata nell’off road.

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