Via di mezzo tra una monovolume e un SUV, SsangYong Rodius viene costruita dalla casa coreana a partire dal 2004, anno in cui nasce per opera di Ken Greenley, già direttore del corso di design automobilistico del Royal College of Art di Londra. Proposta a 7 o 9 posti, con un motore di derivazione Mercedes e un particolare tipo di trazione integrale (TOD, Torque on Demand), SsangYong Rodius, il cui nome rappresenta una contrazione tra Road e Zeus, si propone inizialmente somigliare a uno yacht di lusso, ma l’obiettivo non viene raggiunto. Nel 2007 a Ginevra viene presentata una versione aggiornata dal punto di vista stilistico, con un frontale leggermente modificato. A Ginevra nel 2013 vede la luce una nuova versione, ristilizzata nel frontale e nel posteriore ma con interni praticamente invariati.
Le linee di questo modello non passano inosservate e nemmeno le dimensioni (in lunghezza supera i 5 metri). Della serie precedente SsangYong Rodius conserva l’eccellente praticità e funzionalità, con due posti singoli in seconda fila e un divano scorrevole e ripiegabile in terza fila, che consente tra l’altro di ampliare la capacità di un bagagliaio già generoso. Nell’abitacolo trovano posto alcune soluzioni originali e raffinate, anche se le finiture non sono da auto di lusso. Nonostante il motore brillante, la vocazione di questo modello è prevalentemente turistica, con un comfort che prevale sulla precisione dello sterzo. Disponibile a due o quattro ruote motrici, può contare su una dotazione molto ricca, che prevede come optional solo la vernice metallizzata.
Con un ottimo rapporto qualità/prezzo, SsangYong Rodius offre spazio in abbondanza, caratteristica che la rende adatta alle esigenze di una famiglia, anche numerosa. Si viaggia nel comfort grazie all’abitacolo insonorizzato e alle sospensioni che assorbono le asperità del manto stradale