L’auto della prima volta. Toyota Verso 1.6 D-4D è il primo modello giapponese sul quale viene montato un motore del gruppo Bmw (di Mini, in particolare e prima ancora su Bmw Serie 1), frutto della collaborazione sottoscritta dai due marchi. È anche la prima vettura il cui aggiornamento è stato pensato, sviluppato e disegnato in Europa sulla base delle esigenze dei clienti del Vecchio continente. Questa versione della monovolume compatta è anche la prima auto della gamma Verso a disporre del sistema Stop/Start. E per la prima volta la proviamo per voi sulle strade di Nizza.
La prevendita comincia il 10 febbraio 2014 e già nel fine settimana del 15/16 febbraio è in calendario il “porte aperte”. Il prezzo di listino parte dai 24.800 euro per la “base”, 26.500 per la Atcive e 28.500 per Style Pack.
Prova su strada
Il meglio arriva subito. Poi l’accelerazione resta costante, ma senza più “brividi”, naturalmente sempre considerando che si tratta di un’auto con motore da 112 cavalli. Perché Toyota Verso 1.6 D-4D raggiunge senza patemi i 100 orari in terza e consente poi di “navigare” in sesta ad una velocità di crociera costante senza strappi particolari. In Costa Azzurra, nei dintorni di Nizza, tra Cap Ferrat e Saint Paul de Vence: la rivisitata Toyota Verso ha un’andatura fluida nella movimentata autostrada ed in collina scatta bene, ma nel test drive si viaggia leggeri, al massimo due persone a bordo. Con 5 (o 7) le cose cambiano. E non poco. Spaziosa, flessibile e luminosa, Toyota Verso 1.6 D-4D trasmette qualche vibrazione e, soprattutto, in fase di forte accelerazione, è anche un pizzico rumorosa (anche se rappresenta un bel passo in avanti rispetto al modello con l’unità da 2 litri). Reattiva in partenza e più rilassata in progressione, è una vettura che non si adatta alla guida sportiva, anche per via del suo grande volante. Quando il sole entra nell’abitacolo, quasi offusca lo schermo con il navigatore piazzato nella consolle centrale. Ma questa versione fa della razionalità il suo punto forte.
Toyota Verso 1.6 D-4D è un modello giapponese ideato nel quartiere generale di Toyota Europa in Belgio, disegnato in Francia prodotto in Turchia che monta un motore tedesco fabbricato in Austria. L’obiettivo è proporre un’unità razionale nel cuore della gamma a gasolio per aumentare i volumi. Il target è la commercializzazione di 44.000 unità nel 2014 in Europa. Rispetto al modello lanciato appena un anno fa, l’Mpv nipponico è stato sottoposto ad una sorta di facelift con la sostituzione di 470 componenti. Esteticamente la differenza è nel nuovo design dei cerchi in lega a 5 razze e nella tinta Bronze Met. Punto. Il resto riguarda tecnologia, dotazioni e, appunto, il motore.
Toyota ha reingegnerizzato il propulsore di derivazione Bmw per adattarlo a Verso ed abbinarlo al cambio (quello sì Toyota) manuale a sei marce: una trasmissione automatica è già esclusa. Più leggero di 20 chilogrammi rispetto al 2 litri di fresca introduzione, l’1.6 a 4 tempi ed iniezione diretta ha una potenza di 112 cavalli e vanta 270 Nm di coppia. È accreditato di consumi ridotti del 20% e di emissioni abbattute del 10%, in pratica fino a 22,22 chilometri per litro di percorrenza (119 g/km di CO2). Il secondo propulsore di provenienza tedesca è già pronto per Toyota Rav, un altro motore a gasolio, ma questa volta da 2 litri.
L’offensiva italiana ed europea di Toyota nel segmento C viene così completata: Verso sfiderà Citroen C4 Picasso, Renault Scénic Xmod, Volkswagen Touran e Ford Cmax. Sarà una lotta quasi “senza quartiere”, ma certo il prezzo d’ingaggio con cui Verso 1.6 D-4D esordisce nel Belpaese lascia intendere che “non si fanno prigionieri”. Non a caso delle 44.000 immatricolazioni stimate da Toyota nel Vecchio continente, 25.000 dovrebbero riguardare modelli con questa unità, abbinata anche al sistema Stop/Start. Verso MY viene presentata anche con la tecnologia di infotainment Toyota Touch 2, con tanto di Google Street view in grado visualizzare la meta prima dell’arrivo a destinazione.