Abbiamo guidato la nuova Honda Civic Type R Limited Edition a Vallelunga: niente climatizzatore ne infotainment per questa top di gamma da 320 CV e 400 Nm di coppia massima, che si va ad aggiungere alle versioni più stradali Sport Line e GT. Ecco come va
Type R è più di una sigla per Honda, è un concetto a cui tenere fede. R di Racing. Ed è sempre stato così dal 1992, anno in cui il colosso di Tokyo presentò al mondo la prima Type R, una Honda NSX rivista in una seconda generazione nel 2002. Per la prima Civic investita da questa carica invece bisogna andare indietro di un quarto di secolo, al 1997. Linee dure, motori puri, orpelli ridotti al minimo. Una filosofia di cui, in Honda, hanno voluto tenere conto anche per l’ultima arrivata, che potrebbe anche rivelarsi l’ultima Honda Civic Type R a motore endotermico. Di certo è la più veloce di sempre. L’abbiamo provata sul Circuito di Vallelunga nella sua Limited Edition, equipaggiata da un VTec da 2.0 litri Turbo con 320 CV e 400 Nm di coppia. Ecco come è andata.
La nuova Honda Civic Type R cambia nella tecnica, ma anche nello stile. La nuova versione ha una griglia frontale più ampia del 13%, mentre gli alloggiamenti dei fendinebbia sono stati rivisti al pari di alcuni dettagli al posteriore, dove spiccano tre generosi terminali di scarico. Tecnicamente invece, gli ingegneri giapponesi hanno ridisegnato il radiatore, andando così ad abbattere la temperatura interna, mentre il nuovo splitter anteriore compensa il carico aerodinamico (che altrimenti sarebbe stato ridotto dalla griglia frontale più generosa). Nuovi anche i dischi Brembo, ora a due componenti per minimizzarne la deformazione. Allo stesso modo è stata ridotta la zona morta del pedale del freno, per garantire un feedback più sincero ed un morso immediato. A modificare maggiormente le sensazioni alla guida ci pensa però un corposo aggiornamento delle sospensioni con l’adattive Damper System: in questo modo la macchina ha più supporto in frenata ed inserimento, riducendo inoltre il rollio in percorrenza di curva per poi massimizzare la trazione in uscita. One last thing: il pomello del cambio, da sempre un tratto distintivo della Type R, è adesso più compatto e dalla corsa estremamente corta.
Honda Civic Type R ha una gamma generosa che si snoda su tre diverse versioni. La più civilizzata si chiama Sport Line (con la coda caratterizzata dall’assenza dell’imponente spoiler posteriore) a cui segue la GT, sportivissima, per arrivate appunto alla Limited Edition avuta in prova, disponibile in 100 esemplari per l’Europa. Sulla Limited Edition buona parte di ciò che non serve a farla andare più forte è stato rimosso in favore della leggerezza. Nello specifico – ed esclusivamente su questa versione – Honda ha rimosso l’aria condizionata (-10,4 Kg), l’impianto audio (-5,4Kg), sostituito ruote e pneumatici con dei BBS forgiati (-10 Kg), ridotto i pannelli fonoassorbenti (-14,3 Kg) e limato diversi dettagli per arrivare a quarantasette chili in meno di peso totale. Rispetto alle altre due versioni poi, spicca la generosa presa d’aria sul cofano in nero lucido – tinta che ritorna su tetto e conchiglie dei retrovisori – mentre l’unico colore disponibile per la carrozzeria dell’edizione limitata è il Sunlight Yellow.
Salire a bordo sulla Limited Edition lascia subito impressionati. Sarà l’abitudine agli schermi e alla tecnologia straripante, ma è come una passeggiata dopo una lunga giornata in ufficio. I sedili sportivi con poggiatesta integrato e logo Type R sono rifiniti in Alcantara, così come la corona del volante e parte della plancia. Ci sono poi inserti in carbon look e, sul tunnel centrale, campeggia la targa con il numero della vettura, nel nostro caso 33/100.
Al centro della plancia non c’è infotainment, l’aria è quella che c’è. Un dettaglio che, in un mondo che viaggia inesorabile verso veicoli più confortevoli a discapito della sportività, ci porta a premere sullo starter con il sorriso. Il Circuito di Vallelunga è perfetto per testare una macchina. Se va bene lì, con molte probabilità andrà bene anche altrove. C’è un curvone da fare in quinta marcia, ripartenze da seconda e curve da raccordare assieme a bei cambi di direzione. Un tracciato perfetto per quello che gli inglesi chiamano handling e per quello che gli italiani chiamano tiro, motivo per cui Honda -sicura dei propri mezzi – ci ha invitato a provarla sul circuito romano. Tira forte la Civic Type R, mentre il suono cupo del motore in +R invade l’abitacolo. Già, perché sulla vettura ci sono tre modalità di guida che vanno anche ad intervenire sulla voce della vettura, che con l’aiuto dell’elettronica gestisce l’Active Sound Control: da Comfort (più sommesso), a Sport, fino alla più estrema +R.
La guida richiesta dalla Civic Type R è precisa, almeno per andare a cercare il tempo. Perché il motore spinge forte e gli innesti avvengono in un attimo, ma serve entrare con la marcia giusta e con la traiettoria adatta. Così, la Type R vola. Sempre consistente, con un avantreno perfettamente connesso con lo sterzo e un assetto preciso ma non estremo. Le ottime Michelin Pilot Sport Cup2 di primo equipaggiamento rendono tutto più facile e la macchina perdona tanto, ma per tirare fuori il massimo serve esperienza: la Type R va portata in curva con tanta velocità, sfruttando la trazione anteriore per fare una bella percorrenza. Poi in uscita via, gas spalancato. La macchina accelera in fretta, ha una bella progressione, è un’ottima nave scuola per chi vuole imparare a guidare davvero ed un oggetto di puro divertimento per gli esperti. In ogni caso, tornare ai box è particolarmente difficile. A fine giornata, con le gomme maltrattate da una lunga lista di colleghi, il posteriore tendeva a muoversi un po’ più di quanto avremmo voluto nel tratto più veloce della pista, ma l’esperienza di guida è rimasta eccezionale.
La nuova Civic Type R è già ordinabile nei concessionari, con prezzi a partire da 42.400 € per la Sport Line, 44.900 € per la GT e 50.000 € per la Limited Edition. Per conoscere nel dettaglio prezzi, offerte e allestimenti della vettura vi rimandiamo al nostro listino aggiornato con quotazioni Eurotax.
La Civic Type R è un’icona. E forse (ma in Honda non ne hanno parlato) questa sarà l’ultima con motore endotermico, il che è un peccato. Perché la guida è facile e sincera quando si vuole andare a spasso, ma richiede tanta tecnica per accarezzare il limite. In sintesi, si tratta di una delle sportive a trazione anteriore più riuscite attualmente sul mercato. L’assenza di orpelli tecnologici poi, in un mondo sempre più spinto verso quella direzione, è un tocco di classe: chi ha bisogno di sentire la radio quando può ascoltare un motore che suona come un violino?