È l’antitesi del Maggiolino, non solo in tema meccanico (con l’abbandono della trazione posteriore a beneficio di quella anteriore), ma anche per lo stile (con le linee tese e spigolose che prendono il posto di quelle curve e morbide). Dal 1974 la Volkswagen Golf ha dato vita a una leggenda lunga sette generazioni. Un’auto tra le più vendute della storia. Tutto ha inizio con un segno di matita tracciato da un giovane Giugiaro. Il debutto nella primavera del 1974, a Monaco. La versione di lancio monta un motore da 1.1 litri in grado di erogare 50 CV. A marzo del 1976, dopo meno di due anni dall’introduzione sul mercato, dalla catena di montaggio esce la Golf numero 500.000. A giugno dello stesso anno vengono tolti i veli alla prima Golf GTI, presentata al Salone di Francoforte. Il suo motore da 1.6 litri eroga 110 CV. Qualche mese più tardi, a Stoccolma, ecco comparire la versione diesel da 50 CV. A ottobre viene “sfornata” la milionesima Golf. A giugno del 1978 la produzione supera la soglia di due milioni di unità, mentre a luglio inizia la carriera nordamericana della berlina di Wolfsburg, prodotta negli Stati Uniti con la denominazione di Rabbit. Nel marzo del 1979 a St. Tropez c’è il debutto della prima Golf Cabriolet. Tutti i modelli vengono dotati di paraurti in plastica, gruppi ottici posteriori più grandi e plancia modificata. A marzo del 1982 è il turno della prima Golf Turbodiesel, da 70 CV, mentre ad agosto la Golf GTI viene equipaggiata con un propulsore di cilindrata più elevata da 1.8 litri con 112 CV. Nel 1983 l’uscita di produzione della prima generazione, dopo 6.780.050 esemplari costruiti.
Seconda generazione
Nell’agosto del 1983, a Monaco, viene presentata la nuova Golf II. La bestseller di Wolfsburg è disponibile anche come GTI sportiva, equipaggiata (a partire dal mese di marzo del 1986) con un propulsore a 16 valvole da 1.8 litri e 139 CV. La gamma delle versioni si arricchisce con la Volkswagen Golf syncro a trazione integrale, dotata di un propulsore da 1.8 litri e 90 CV (66 kW). Arriva l’ABS, come equipaggiamento supplementare, e il catalizzatore. Ad agosto del 1987 la Golf II viene sottoposta a un profondo restyling, con modifiche alla griglia del radiatore, ai listelli paraurti e all’allestimento interno. Eliminati i traversini dei finestrini mentre i retrovisori esterni sono spostati ulteriormente in avanti. L’ABS diventa di serie sulla Golf GT syncro. Come punta di diamante della gamma, nel gennaio del 1988 viene lanciata sul mercato la Rallye Golf G60, equipaggiata con un motore G60 da 1.8 litri, potenza di 160 CV e trazione syncro. Nel giugno del 1989 è il turno della Golf Limited (a trazione integrale, prodotta in soli 70 esemplari), dotata di un propulsore G60 da 1.8 litri, che eroga 210 CV. Ad agosto dello stesso anno invece viene lanciato un turbodiesel da 1.6 litri e 80 CV. Nel gennaio del 1990, si festeggia la prima Golf Country. Il modello, dotato di trazione syncro, si distingue dagli altri per la carrozzeria più elevata, da fuoristrada (con diversi dettagli di allestimento). Per quanto riguarda la Golf GTI, viene presentata la G60 con un propulsore da 1.8 litri e 160 CV. Nel 1991 l’uscita di produzione della seconda generazione, dopo 6.301.000 esemplari costruiti.
Terza generazione
Dopo più di 12,7 milioni di Golf vendute dal 1974, nel 1991 il colosso di Wolfsburg presenta la nuova Golf III, che segna una nuova svolta in termini di sicurezza e rispetto dell’ambiente. Tante le innovazioni in questo senso (confermate dall’assegnazione del premio Auto dell’anno): protezione sulle fiancate delle porte che aumenta la rigidità della gabbia abitacolo, longheroni innovativi e assorbimento dell’energia d’urto, limitazione dell’escursione della cintura di sicurezza per impedire cinture lasche, sistema sedili porta-bambini per i passeggeri più giovani, possibilità di riciclaggio dei componenti impiegati quando l’auto arriva a fine vita e propulsori high-tech rispettosi dell’ambiente. Dal punto di vista del design, la Golf III presenta una linea più aerodinamica. Colpiscono la pronunciata scalfatura delle fiancate e il montante posteriore molto marcato, mentre il frontale, ancora più aggressivo, è caratterizzato dal nuovo disegno dei proiettori. La terza serie ha anche portato tante innovazioni: Golf con motore a sei cilindri, Golf con motore Turbodiesel a iniezione diretta (TDI), Golf Variant, Golf con iniezione diretta aspirata Diesel (SDI), Golf GTI con motore Turbodiesel. Inoltre, a partire da settembre del 1996, tutte le versioni hanno l’ABS di serie. Nel 1997 l’uscita di produzione della terza generazione, dopo 4.805.900 esemplari.
Quarta generazione
Presentata per la prima volta al pubblico al Salone di Francoforte nel 1997, la Golf IV cresce sia di dimensioni, con una lunghezza di 4.149 mm, una larghezza di 1.735 mm e un passo di 2.511 mm. Migliora l’abitabilità interna. Rinnovati gli interni, più pregiati, e anche la plancia (con una strumentazione più compatta e per la prima volta con illuminazione blu). Nel 1997 ecco la prima Golf con motore 5 cilindri (V5), l’anno dopo la prima Golf 4Motion con frizione Haldex e l’introduzione dell’ESP, come optional. Nel 2002 la prima Golf a benzina a iniezione diretta. Nello stesso anno diventano di serie, oltre agli airbag frontali e laterali, anche gli airbag per la testa. Debutta la Golf R32, con 241 CV e cambio a doppia frizione DSG (destinato a un futuro di grandi successi). Sette gli equipaggiamenti della quarta serie (Golf, Trendline, Comfortline, Highline, GTI, V6 e R32), 14 le motorizzazioni, sia a benzina che diesel. La Golf IV è equipaggiata con un cambio manuale a cinque rapporti. In alternativa, si può scegliere una trasmissione automatica a quattro rapporti. Diverse, inoltre, le possibilità di personalizzazione, tra cui il sistema di navigazione satellitare, il sensore pioggia (integrato nel parabrezza) e lo specchietto interno con scatto automatico antiabbagliante. Alla fine del 2003 l’uscita di scena della quarta generazione, dopo oltre 4,3 milioni di esemplari prodotti.
Quinta generazione
La nuova Golf V arriva sul mercato a ottobre 2003. Notevoli i miglioramenti e ampia la dotazione per quanto riguarda il comfort e la sicurezza. Spiccano un abitacolo più spazioso e una maggiore rigidità statica. Il design esalta i caratteristici montanti posteriori, l’anteriore con un forte accento sportivo e la silhouette muscolosa. In più, doppi fari tondi e indicatori di direzione integrati. Le performance su strada sono ottimizzate da un nuovo sterzo elettromeccanico, che migliora precisione e stabilità della vettura. La Golf V è offerta inizialmente con due motori a benzina (1.4 da 75 CV e 1.6 FSI da 115 CV) e due motori TDI (1.9 TDI da 105 CV e 2.0 TDI da 140 CV). Successivamente, ecco altre quattro motorizzazioni: due motori FSI (1.4 FSI da 90 CV e 2.0 FSI da 150 CV), un 1.6 da 102 CV e un motore diesel a iniezione diretta (2.0 SDI da 75 CV). Infine, è il turno delle motorizzazioni sportive più spinte: Golf GT, Golf GTD, Golf GTI Pirelli e al top di gamma, la Golf R32, con 3.2 VR6 da 250 CV. Esordiscono anche le versioni Bluemotion a impatto ambientale ridotto e i propulsori 1.4 TSI Twincharged (Turbina e Compressore volumetrico). La Golf V 1.4 e 1.9 montano un cambio a cinque marce, mentre la Golf 1.6 FSI e la 2.0 TDI hanno un cambio automatico a sei rapporti. Disponibile con carrozzeria a tre o cinque porte, offre tre allestimenti: Trendline, Comfortline e Sportline. Si serie, su tutte le versioni, sei airbag, cinque poggiatesta (completi di cinture a tre punti), un nuovo piantone sterzo di sicurezza e una pedaliera che arretra in caso di impatto, l’ESP con dual brake assist e il servosterzo elettromeccanico.
Sesta generazione
La Volkswagen lancia la sesta serie della Golf al Salone di Parigi 2008. Ormai è diventata un’icona stilistica. La Golf VI è stata perfezionata nei minimi dettagli, seguendo le indicazioni di Walter de’ Silva, responsabile del design del Gruppo Volkswagen. È stata quella che ha avuto la carriera più breve di tutte, ma ha segnato il debutto dell’airbag per le ginocchia e dei motori TDI con alimentazione common-rail. La riduzione dei consumi e delle emissioni incide sempre di più, così come l’evoluzione tecnologica a bordo. Oggi siamo già alla settima generazione, eletta Auto dell’Anno 2013. Ma questa è cronaca degli ultimi tempi. Le vendite, in 40 anni di carriera, hanno superato i 30 milioni di esemplari.