Nel 1989 la Volkswagen decide di affiancare alla versione sportiva GTI per la propria media compatta un nuovo modello ancora più spinto in termini di prestazioni e potenza. Si tratta della cosidetta Volkswagen Golf G60, che prende il nome dal compressore volumetrico adottato, molto simile per forma ad una G stilizzata e dalla larghezza massima della camera interna di 60 mm.
La versione per così dire tradizionale della Golf GTI era mossa dal motore 1.8 a 16 valvole dalla potenza di 136 CV. Con il debutto della G60 la seconda generazione della Golf si spinge fino a 160 CV di potenza per 225 Nm di coppia scaricati sulle ruote motrici.
La trazione era anteriore come la precedente, ma la velocità massima raggiungibile viene estesa fino a 216 km/h con un’accelerazione da 0 a 100 km/h completata in 7.8 secondi. A queste prestazioni contribuiva anche il peso ridotto, che si aggirava attorno ai 1080 kg per la versione 3 porte e ai 1100 per quella con carrozzeria a 5 porte.
Esisteva all’epoca anche la versione Volkswagen Golf Rallye G60, dotata di trazione integrale e prestazioni solo leggermente inferiori alla versione sportiva pura. Un vero gioiello che ebbe nella famosa e fortunata Lancia Delta Integrale la concorrente più agguerrita.
La vita della G60 fu molto breve, dato che già nel 1991 la produzione venne interrotta per far posto alla nuova generazione della Golf, la terza.