È una coupé realizzata dal 1955 al 1974 su telaio e meccanica del Maggiolino. La Volkswagen Karmann Ghia si caratterizza per una forte personalità e la tipica eleganza delle fuoriserie italiane del tempo. Non a caso, c’è lo zampino di grande nome della carrozzeria tricolore, quello della Ghia di Torino. Assemblata dalla carrozzeria tedesca Karmann e venduta con il marchio Volkswagen, la compatta ma elegante auto sportiva che a metà degli anni Cinquanta affianca il Maggiolino (l’unico modello allora prodotto) ha aperto la strada all’allargamento dell’offerta e al coinvolgimento di fasce di clientela diverse rispetto a quelle interessate al “Beetle”. Un progetto subito sposato dall’allora numero uno della Volkswagen Heinrich Nordhoff.
I punti di forza
La Volkswagen Karmann Ghia è stata presentata al Salone di Francoforte nel 1955. Da allora, fino al 1974 sono stati prodotti 450.000 esemplari, di cui 362.601 coupé e 80.881 cabriolet (variante introdotta nel 1957). Spiccava per l’alta qualità delle finiture, l’eleganza delle linee, la robustezza e l’affidabilità della meccanica. Non certo per le prestazioni, viste le performance del motore a quattro cilindri da 1192 cc, in grado di erogare 30 CV e raggiungere una velocità massima di 115 km/h (trazione posteriore e cambio manuale a quattro rapporti). Il telaio manteneva il passo e la carreggiata del Maggiolino, ma era opportunamente modificato per sostenere una carrozzeria più larga. Molti componenti provenivano da fornitori esterni (linea della carrozzeria, vetratura, interni e strumentazioni).
Con gli anni il motore è cresciuto a 1584 cc, dotato di una potenza di 54 CV. I numerosi ordinativi provenienti soprattutto dal mercato americano hanno imposto un ampliamento degli impianti produttivi. Alla prima coupé “Type 14” presto è stata affiancata una sorella maggiore, la “Type 34”, che ha avuto però una vita breve. Nell’estate del 1974 l’uscita di scena.