Volkswagen Phaeton

Volkswagen porta al Salone di Pechino 2010 la nuova versione della sua ammiraglia Phaeton, caratterizzata da un nuovo frontale dal design completamente rinnovato e con l’esordio dei serivizi on-line e del sistema di regolazione dinamica degli abbaglianti. La nuova linea della vettura è caratterizzata dallo stile di design del DNA Volkswagen creato dall’italiano Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen. Il team di designer è riuscito a riassumere la superiorità di questo modello soprattutto nel frontale, completamente rinnovato. La Phaeton, con la sua eleganza senza tempo, appare dunque più grande e più imponente. Sono state apportate modifiche anche alla zona posteriore e al profilo della vettura, introducendo parallelamente nuove soluzioni tecnologiche.

Tra queste, spiccano il sistema di gestione dinamica degli abbaglianti basato su telecamera (Dynamic Light Assist) e un sistema di navigazione in grado di integrare, all’occorrenza, i dati di Google all’interno delle mappe visualizzate. Grazie alla telecamera anteriore (a richiesta), la Phaeton riesce poi a “vedere” la segnaletica stradale, visualizzando i limiti di velocità nella strumentazione (indicatore multifunzione) e sullo schermo touchscreen nella consolle centrale. Per la prima volta al mondo il sistema è in grado di riconoscere anche i segnali di divieto di sorpasso e di riprodurli. La Phaeton è disponibile a passo corto e a passo lungo, con zona posteriore a tre sedili o due sedili singoli e con quattro motorizzazioni (un Turbodiesel e tre motori benzina). I motori a sei, otto e dodici cilindri vantano potenze che vanno da 240 a 450 CV.

 

Il modello che “apre” la gamma della Phaeton monta un motore benzina V6 280 CV. A livelli di potenza superiori a quelli del V6 FSI sono disponibili un motore benzina V8 e un motore benzina W12, che sviluppano rispettivamente 335 e 450 CV di potenza. Per quanto riguarda la versione Diesel, nell’ottica dell’ottimizzazione dei consumi, la Volkswagen offre l’eccellente V6 TDI: la motorizzazione più amata in Europa per questa berlina. Il motore a iniezione diretta common rail eroga 240 CV di potenza e consente alla Phaeton (in questo caso il modello da 237 km/h), di accelerare fino a 100 km/h in soli 8,6 secondi, a fronte di un consumo nel ciclo combinato ora ancora più basso rispetto a prima, di soli 8,5 l/100 km (con emissioni di CO2  pari a 224 g/km). Il frontale dell’ammiraglia Volkswagen è stato completamente rinnovato. Il nuovo DNA del design plasma il frontale, dominato da linee che seguono i principi stilistici dello sviluppo orizzontale. Diversamente da tutte le altre Volkswagen realizzate finora in base a questo nuovo stile, sulla Phaeton non è stata adottata la copertura della calandra del radiatore di colore nero scintillante, bensì un inedito elemento cromato.

 

Questo particolare, assieme ai gruppi ottici ridisegnati, ha un ruolo fondamentale nel definire il design della nuova Phaeton, sottolineandone il carattere unico e forte da berlina senza compromessi. Sulla nuova Phaeton, per il sistema di radio-navigazione RNS 810 con disco fisso da 30 GB, la Volkswagen propone per la prima volta una funzione Google basata su Internet che integra la visualizzazione mappe. I dati relativi vengono caricati nel sistema online a mezzo telefono cellulare, mediante un server proxy dedicato. La visualizzazione sul display del touchscreen riprende la grafica di Google Maps “Satellite” già convenzionalmente utilizzata su Internet, o rispettivamente quella della visualizzazione mappe Google “Hybrid” dell’iPhone; naturalmente, sulla Phaeton le immagini ricevute dai satelliti vengono completate con l’indicazione dei relativi percorsi consigliati da parte del sistema di navigazione.

Particolarmente interessanti a riguardo sono i POI (Points Of Interest) richiamabili. Nell’arco di pochi secondi è possibile selezionare e attivare la guida a destinazione verso gli indirizzi, le attrazioni, gli esercizi commerciali, gli impianti sportivi, i medici o i ristoranti di interesse disponibili in Google. In condizioni ideali, i dati vengono caricati nel sistema tramite connessione UMTS. Il telefono stesso viene completamente integrato nell’impianto mediante il profilo di accesso remoto SIM (rSAP). In alternativa, sulla nuova Phaeton è anche possibile utilizzare un cellulare con profilo Hands-Free (HFP) (in questo caso Google non è attivo). In modalità HFP per esempio è “compatibile” con la Phaeton anche l’iPhone di Apple.

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