Volkswagen presenta I.D. BUZZ: il leggendario furgoncino hippie anni ’70 torna tra noi

Siamo al rinomato Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, in California. Un evento straordinario che ogni anno accoglie auto uniche provenienti da tutto il mondo. Ville lussuose, scogliere a picco sull’oceano e campi da golf rendono la location di questa competizione davvero esclusiva. Cosa c’è di meglio di una passeggiata tra auto storiche affiancate a veicoli futuristici? Ed è proprio curiosando tra i vari veicoli presenti al concorso che si nota il pulmino che ha reso la Volkswagen una delle case automobilistiche più importanti. Erano gli anni ’60 e il Van della Casa di Wolfsburg diventò fin da subito sinonimo di avventura e libertà per numerosi hippie, surfisti e campeggiatori. Era il veicolo ideale per chi desiderasse esplorare posti nuovi in compagnia, bastavano un paio di sacchi a pelo, qualche tavola da surf e il rock psichedelico di Jimi Hendrix come colonna sonora.

Un veicolo tanto leggendario che la VW ha deciso di ridisegnarne la linea, pur mantenendone i tratti principali, basandosi su un tipo di concept futuristico. La Casa tedesca presenta così una riedizione del Minivan Transporter Type 2 degli anni ’60 e lo battezza col nome di I.D. BUZZ. Negli ultimi anni sono stati presentati diversi progetti di auto elettriche dai design “spaziali”, come il progetto del Microbus, della concept car Bulli e più recentemente della Budd-e. Progetti che rimasero tali, senza mai arrivare alla produzione. Tuttavia ora, grazie a I.D. BUZZ, sembra sia arrivata la svolta e la produzione in serie non è più un miraggio. Ed è proprio durante il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach che Hebert Diess e Eckhardt Scholz, rispettivamente membro del consiglio di amministrazione e responsabile dei veicoli commerciali, hanno annunciato che il prototipo entrerà in produzione nel 2022.

Design e Tecnica

Il design del nuovo I.D. BUZZ ricorda lo stile iconico del Transporter anni ’60 e allo stesso tempo presenta numerose innovazioni a partire dal motore, equipaggiato da un propulsore elettrico da 370 CV e dotato di un’autonomia di 600 Km.

L’esterno è caratterizzato da un bicolore spavaldo che salta subito all’occhio. Fari a LED illuminano il frontale dell’auto e il leggendario marchio della Casa di Wolfsburg, conferendo uno sguardo accattivante e coinvolgente. Addio agli specchietti retrovisori, sostituiti dalle telecamere che proiettano le immagini sull’e-Mirror, un piccolo schermo messo al posto del retrovisore interno, mentre i bagagliai sono due, uno anteriore ed uno posteriore, dove una volta c’era il motore VW.

La linea morbida del retro viene spezzata da ottiche sottili che si fondono egregiamente con le fessure laterali della scocca. Gli interni presentano sei posti, di cui quattro disposti frontalmente con un piccolo tavolino al centro. La plancia è minimale, con un cockpit digitale posto all’interno del volante, il cosiddetto “drive pad” (si ritrae per lasciare più spazio nell’abitacolo e permette di ruotare di 180 gradi i sedili anteriori e di interagire con gli altri passeggeri) ed un tablet che funge da quadro strumenti. Un ampio parabrezza permette un’ottima visione di strada, inoltre il tettuccio panoramico disposto lungo tutta la carrozzeria rende l’area interna ancora più spaziosa.

Meglio però non lasciarsi trarre in inganno: dietro lo stile retrò infatti, si nasconde una supercar in grado di scattare da 0 a 100 in 5 secondi, aspetto che può rivelarsi utile per i “figli dei fiori” più ritardatari.

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