Luglio 1988 – luglio 2018: il Museo de L’Aventure Peugeot festeggia i suoi primi trent’anni. Lo fa proponendo una serie di festeggiamenti e iniziative rivolte al pubblico, iniziative che vanno dalle passeggiate a bordo di autovetture d’epoca a una straordinaria sfilata del patrimonio del Marchio.
Il Museo sorge a Sochaux, culla storica degli oltre due secoli di attività della famiglia Peugeot ed è il risultato tangibile del lavoro meticoloso svolto da L’Aventure Peugeot, l’associazione costituita nel 1982 soprattutto per censire e raccogliere i diversi prodotti industriali realizzati dal lontano 1810 dalla Casa del Leone.
Negli corso degli anni, l’edificio che lo ospita (in origine era una birreria) si è ampliato: nel 2000 con uno spazio per le automobili degli anni 1950 – 1970 ed un angolo per “Cicli e Motocicli”; poi, nel 2010, in occasione del bicentenario del Marchio, è stata aggiunta un’ulteriore area di 1.500 metri quadri per la presentazione della gamma delle vetture più recenti, ma anche dei veicoli commerciali dal 1894 al 1990, delle auto da corsa e per disporre di spazio moderno per l’organizzazione di esposizioni temporanee o di ricevimenti al centro del Museo.
Attualmente, questa struttura si sviluppa su una superficie di 6 mila metri quadri e permette di accogliere al suo interno 130 veicoli, cui vanno aggiunti 50 fra cicli e motocicli e 500 oggetti vari (macinini, radio, macchine da cucire, elementi di arredamento, elettrodomestici etc.) a Marchio Peugeot, raggruppati per aree tematiche.
Il fascino dell’inizio
La prima area è dedicata alle attività iniziali della famiglia Peugeot. La collezione evidenzia la varietà di prodotti che va dai pezzi laminati alle lame per le seghe, fino al primo “Grand-Bi”, velocipede del 1882, passando per gli utensili, le stecche dei corsetti, i macinacaffè e le macchine da cucire. È esposta anche una copia della registrazione ufficiale del Marchio del Leone e del suo logo del 1848 da parte di Peugeot Frères, inclusa la sua evoluzione stilistica fino ai giorni nostri.
Il debutto dell’automobile
Il periodo 1891-1904, l’epoca dei “Pionieri”, raccoglie le automobili più antiche del mondo, in particolare la Vis-à-Vis del 1891, la prima automobile con motore benzina fabbricata da Peugeot Frères.
Il periodo 1905-1918 segna l’inizio della produzione industriale e mette in evidenza la famosa Bébé Peugeot, prodotta in 3.000 esemplari.
Lo spazio dedicato agli anni 1919-1935 permette di scoprire quest’epoca di transizione che porterà all’adozione della produzione in serie delle “voiturette”, tra cui la Quadrilette 161. Gli eccessi tipici degli anni ruggenti sono illustrati dalla Landaulet 184, vera e propria automobile-carrozza.
Il significato delle denominazioni a tre cifre che cominciano con la generazione 1 e la mitica 201 degli anni ’30 (prodotta in 142.000 esemplari) viene svelato in questa fase. La sezione 1936-1949 sottolinea l’arrivo delle carrozzerie interamente in acciaio dallo stile fluido e aerodinamico con i modelli “Eclipse”, coupé trasformabili in cabriolet, come le 401, 601 e 402, anticipatrici delle odierne Coupé-Cabriolet.
La produzione in grande serie
Il concetto cambia con i modelli di grande serie accessibili a tutti, prodotti a partire dagli anni ‘50. Infatti, se la 402 è stata fabbricata in 75.000 esemplari, 20 anni dopo la 403 sarà prodotta in 1,3 milioni di unità. Questa vettura è ovviamente il modello di punta di questo spazio.
La sezione degli anni 1950–1970 è quella della grande serie, con le generazioni 3 e 4, e copre il periodo noto come il “Trentennio glorioso”, ossia gli anni del boom economico: è l’epoca della 203, la vettura del “Rinnovamento”, lanciata nel 1948 e modello unico del marchio fino al 1955 ma, anche, della 404, simbolo della presenza di Peugeot in Africa e in Sud America, fabbricata a Sochaux, in Nigeria ed in Argentina.
Il periodo più recente, rappresentato nel gruppo delle autovetture moderne, è ovviamente quello degli anni 1980-1990 con la generazione 5 e, in particolare, la 205.
I veicoli commerciali
Questo spazio copre un secolo di storia dei veicoli commerciali (dal 1894 al 1990). Ogni veicolo presentato è dedicato a un utilizzo specifico per il trasporto di merci o di persone, come veicoli per i servizi di soccorso, veicoli antincendio, ambulanze o veicoli militari. Tra gli esempi più rilevanti, figura un DMAH del 1948 adattato all’intervento dei Vigili del Fuoco.
L’epopea delle due ruote
La configurazione dello spazio Cicli e Motocicli, come per i veicoli commerciali, ripercorre 100 anni di prodotti, dal Grand-Bi del 1882 alle più recenti realizzazioni frutto anche del Peugeot Design Lab. È rappresentato anche lo sport, con il ciclismo e il motociclismo, segnatamente con una moto 515 detentrice del record del 1934 della 24 Ore con 118 km/h a Montlhery e con la bicicletta con cui Bernard Thévenet vinse il Tour de France nel 1977.
La gloria sportiva
L’automobilismo sportivo è messo in risalto in uno spazio apposito. Fra i principali modelli, sono spesso esposte: le 905 e 908 vincitrici della 24 Ore di Le Mans nel 1992, 1993 e 2009, e varie serie di 205 Turbo 16, dalle vincitrici del Campionato del Mondo Rally a quelle che hanno corso e vinto la Parigi-Dakar negli anni 80.
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