In pochi lo sanno, ma per partecipare alla rievocazione della Mille Miglia, che ogni anno ripercorre le strade da Brescia a Roma e ritorno – occorre rispettare una regola fondamentale. Dimostrare che l’auto che s’intende far partecipare abbia gareggiato almeno ad una delle 24 storiche edizioni tenute tra il 1927 e il 1957. Una “conditio sine qua non” che serve essenzialmente a limitare le richieste di partecipazione che il comitato organizzatore si vede recapitare ogni anno e che ha dato vita, purtroppo, a più di uno spiacevole caso di truffa.
Non è infatti raro imbattersi in fantomatici annunci di vetture “pronto corsa” per partecipare alla Mille Miglia. Vetture senz’altro di elevato valore storico, tenute bene e solitamente costose, ma che non avendo mai realmente partecipato alla Mille Miglia non hanno il requisito principe per poter partecipare “all’edizione moderna”. A mettere qualche paletto in più ci pensa oggi l’ufficialità del “Registro 1000 Miglia”. Presentato in quel di Essen in occasione di “Techno Classica” da“1000 Miglia SRL” e l’ACI di Brescia, il Registro è stato redatto in collaborazione con l’ACI Storico, l’ACI Sport e la FIVA, Federation Internationale des Vehicules Anciens.
Il Registro 1000 Miglia ha quindi il ruolo non da poco di catalogare e “tenere il conto” di tutti i modelli che hanno partecipato alle edizioni storiche, cioè quando la “corsa più bella del mondo” era una vera e propria gara di velocità. A far fede sono ovviamente il numero del telaio e della targa – con le vetture inserite in quattro categorie. 1000 Miglia Registered: elenco dei modelli che hanno partecipato; 1000 Miglia Participant: elenco degli esemplari che hanno partecipato; 1000 Miglia Class Winner: elenco degli esemplari che hanno vinto per classe – e 1000 Miglia Overall Winner: elenco degli esemplari che hanno vinto.
Ma per far parte di questo registro ufficiale non basta dimostrare di aver partecipato ad una delle 24 edizioni storiche. L’iscrizione passa anche dal fatto che tutte le auto debbano essere conservare secondo le condizioni originali o che – anche se restaurate – documentino il tipo di modifiche apportate. Per i proprietari stranieri è poi necessaria l’Identity Card FIVA – mentre a quelli italiani è richiesta la Fiche ACI Storico. Far parte del “Registro 1000 Miglia” dovrebbe quindi rendere più agevole l’iscrizione alla rievocazione – considerando che a parità di modello, quelli “registrati” avranno diritto di precedenza.