Dal 23 aprile al 2 maggio, la megalopoli cinese ospita l’evento che ridefinisce il futuro della mobilità globale con oltre 1000 espositori e novità provenienti da tutto il mondo.
Il countdown per il Salone dell’Auto di Shanghai 2025 è iniziato. I 300.000 m² del National Exhibition and Convention Center diventeranno l’epicentro mondiale dell’innovazione automobilistica.
Giunto alla sua 21ª edizione, l’evento si è rapidamente affermato come la fiera automobilistica più influente dell’Asia e tra le più rilevanti a livello globale, attirando costruttori da ogni angolo del pianeta.
Con il tema “Abbracciare la nuova era dell’industria automobilistica“, la manifestazione si concentra sulle tendenze che stanno rivoluzionando il settore: elettrificazione, guida autonoma e connettività.
Sono attesi oltre mille espositori e un flusso di visitatori che nell’ultima edizione ha superato le 900.000 presenze, a dimostrazione di come il mercato cinese, con i suoi 26,86 milioni di auto vendute all’anno, costituisca ormai il baricentro dell’industria automobilistica mondiale.
In questo scenario da protagonista assoluto, Volkswagen ha scelto il palcoscenico di Shanghai per lanciare la sua offensiva nel mercato del Dragone. Il gruppo tedesco presenterà ben sette anteprime mondiali, tra cui tre concept car sviluppate specificamente per i consumatori cinesi. Non si tratta di semplici esercizi di stile destinati a essere dimenticati, ma di veri e propri prototipi pre-produzione che vedremo su strada a partire dal 2026.
Il Salone di Shanghai è organizzato con una precisa scansione temporale che riflette l’importanza dell’evento nel calendario fieristico mondiale. Le prime due giornate (23-24 aprile) sono dedicate ai Media Days, riservate esclusivamente a stampa e VIP. Seguono due Trade Days (25-26 aprile) destinati agli operatori del settore, per concludersi con i Public Days (27 aprile-2 maggio) aperti al grande pubblico.
La manifestazione occupa interamente il National Exhibition and Convention Center (NECC), una struttura dal design futuristico situata nel Distretto di Qingpu, con padiglioni tematici che ospitano costruttori internazionali, produttori cinesi e una vasta area dedicata ai fornitori di componenti e tecnologie. Il layout dell’evento riflette la catena del valore dell’industria automobilistica, dalle materie prime ai veicoli completi.
Tra i padiglioni più attesi, quello dei costruttori cinesi come BYD, Geely e SAIC promette di catalizzare l’attenzione con modelli sempre più avanzati, pronti per l’esportazione sui mercati occidentali.
Le case tradizionali europee, americane e giapponesi occupano invece l’area internazionale, dove ogni costruttore rivaleggia per offrire l’esperienza più immersiva ai visitatori.
Tra i grandi protagonisti occidentali, Volkswagen ha pianificato la sua presenza più imponente di sempre. Per comprendere la portata di questa operazione bisogna guardare ai numeri: sette anteprime mondiali, di cui cinque saranno svelate già alla vigilia dell’apertura ufficiale. Ma il vero colpo di scena sono i tre concept ICV (Intelligent Connected Vehicles) di nuova generazione, frutto della collaborazione con le joint venture locali.
Il primo è un concept BEV notchback di FAW-Volkswagen, basato sulla piattaforma CMP e dotato dell’architettura zonale E/E ad alte prestazioni CEA (China Electronic Architecture). Non stiamo parlando di soluzioni tecniche fini a sé stesse, ma di un’auto progettata per rispondere alle esigenze di connettività e intelligenza artificiale che i consumatori cinesi considerano ormai irrinunciabili.
Il secondo prototipo è il primo concept SUV del segmento D di SAIC-Volkswagen, caratterizzato da una soluzione con range extender (EREV). Una scelta che rivela come, pur puntando decisamente sull’elettrificazione, Volkswagen non intenda ignorare chi ha ancora qualche ansia da autonomia.
Infine, il terzo concept è un SUV 100% elettrico di Volkswagen Anhui, la joint-venture più recente del gruppo, nata proprio per accelerare lo sviluppo di veicoli elettrici per il mercato cinese.
Uno degli aspetti più affascinanti del Salone di Shanghai è la particolare attenzione al design e all’innovazione. I padiglioni dedicati ai concept e ai prototipi rivelano le tendenze stilistiche che influenzeranno il mercato nei prossimi anni. Le case automobilistiche non si limitano a presentare nuovi modelli, ma vere e proprie dichiarazioni di intenti sul futuro della mobilità.
Per Volkswagen, Andreas Mindt, Head Designer di VW, ha spiegato l’approccio adottato per i nuovi concept: “Abbiamo adattato i nostri valori consolidati del design europeo, stabilità, simpatia e ‘ingrediente segreto’, al mercato cinese“. Parole che rivelano un approccio ben diverso dal semplice “esportare” modelli europei in Cina.
La filosofia alla base di questi nuovi concept onora l’eredità del marchio tedesco ma, al tempo stesso, è stata ripensata per interpretare i desideri e le aspettative di una nuova generazione di clienti cinesi. La Cina non è più solo un mercato da conquistare con prodotti pensati altrove, ma il luogo dove nascono idee e innovazioni destinate a influenzare l’intero gruppo.
Il Salone di Shanghai 2025 dedica ampio spazio alle tecnologie emergenti, con padiglioni specifici per la guida autonoma, l’intelligenza artificiale e i sistemi di connettività. La manifestazione si conferma così non solo come vetrina per nuovi modelli, ma come vero e proprio hub di innovazione tecnologica.
Nella sezione Auto Intelligente, i visitatori possono sperimentare in prima persona le più recenti tecnologie di guida assistita e autonoma. Particolarmente attesa la dimostrazione del sistema di guida altamente automatizzata potenziato dall’intelligenza artificiale che il Gruppo Volkswagen presenterà alla Group Night, sviluppato da CARIZON, punto di riferimento per la casa tedesca in Cina per la guida intelligente.
Le innovazioni non si limitano alla guida autonoma. Grande attenzione è rivolta anche ai sistemi di infotainment di nuova generazione, alle interfacce utente basate su realtà aumentata e alle piattaforme di connettività che trasformano l’auto in un’estensione dello smartphone.
In tale ambito, l’architettura zonale E/E ad alte prestazioni CEA (China Electronic Architecture), sviluppata specificamente per il mercato cinese da Volkswagen, rappresenta un esempio del livello di innovazione presente all’evento.
I costruttori cinesi non sono da meno: Nio presenterà i suoi progressi nella tecnologia di sostituzione rapida delle batterie mentre Xpeng mostrerà un sistema di assistenza alla guida che promette di raggiungere il Livello 3 su strade urbane, un traguardo finora considerato estremamente complesso.
Sebbene i costruttori cinesi occupino una posizione di primo piano, il Salone di Shanghai 2025 vede una forte presenza di marchi europei, americani e giapponesi, a testimonianza della rilevanza globale dell’evento.
Mini, ad esempio, presenterà per la prima volta l’intera gamma di modelli ad un salone automobilistico, mettendo in particolare risalto il marchio John Cooper Works, sinonimo di alte prestazioni.
La novità più rilevante è rappresentata dai primi due modelli completamente elettrici della gamma sportiva: la Mini John Cooper Works Electric e la Mini John Cooper Works Aceman. Una svolta epocale per un marchio da sempre legato alla sportività più tradizionale, che dimostra come anche nella nicchia delle auto ad alte prestazioni l’elettrificazione stia diventando la nuova normalità.
Altri protagonisti europei includeranno Mercedes, che svelerà la nuova Classe E L a passo lungo pensata specificamente per il mercato cinese, e BMW, che presenterà concept legati alla piattaforma Neue Klasse.
Audi mostrerà un veicolo 100% elettrico basato sulla piattaforma PPE (Premium Platform Electric) appositamente pensato per il mercato cinese, il primo modello del marchio dei quattro anelli progettato esclusivamente per tale mercato.
Stellantis sarà presente con i suoi marchi premium, in particolare Maserati, che esporrà la esclusiva Quattroporte GranLusso One Of One. Non mancheranno le case automobilistiche giapponesi come Toyota, Honda e Nissan, tutte con anteprime pensate per rafforzare la loro posizione nel mercato cinese.
Auto Shanghai 2025 si svolge in un momento particolarmente significativo per il settore automobilistico globale. La coincidenza temporale con il Salone di New York (16-27 aprile) non fa che accentuare la percezione di una competizione che va oltre il piano commerciale, assumendo connotati geopolitici.
Mentre a New York 22 case costruttrici presenteranno le loro novità in quella che è la 125ª edizione del salone, evoluzione di quella che inizialmente era solo una fiera delle biciclette, Shanghai mostra la rapidità con cui la Cina ha saputo costruire un evento di portata mondiale in appena 21 edizioni.
L’evento si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali, con la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina che continua a influenzare le strategie dei costruttori. La recente minaccia di nuovi dazi americani sulle auto elettriche cinesi si riflette nell’impostazione degli stand, dove molti costruttori cinesi presentano modelli specificamente sviluppati per superare le barriere all’esportazione.
Gli analisti del settore presenti al Salone avranno modo di partecipare a conferenze e tavole rotonde dedicate proprio alle sfide del commercio internazionale nel settore automobilistico, con particolare attenzione alle strategie local for local che sempre più costruttori stanno adottando per mitigare rischi geopolitici.
Il valore del Salone di Shanghai va ben oltre la semplice esposizione di nuovi modelli. Con oltre 90 debutti mondiali attesi e più di 270 veicoli a nuova energia esposti, l’evento funziona come vera e propria cartina tornasole delle tendenze che definiranno il futuro della mobilità.
I padiglioni dedicati alle start-up offrono uno sguardo sulle tecnologie emergenti che potrebbero rivoluzionare il settore nei prossimi anni. Particolarmente interessante la sezione dedicata alle batterie allo stato solido, con aziende cinesi che sembrano aver compiuto passi avanti significativi verso la commercializzazione di questa tecnologia considerata il Santo Graal dell’elettrificazione.
Il Salone non si limita all’automotive in senso stretto: un’intera area è dedicata all’integrazione tra mobilità e smart city, con soluzioni per la ricarica intelligente, la gestione del traffico e l’interazione tra veicoli e infrastrutture urbane. Un approccio olistico che riflette la visione cinese di un ecosistema di mobilità interconnesso.
La strategia In Cina, per la Cina di Volkswagen, con i suoi tre concept sviluppati appositamente per il mercato locale, è emblematica di un trend più ampio che vede i costruttori occidentali adattarsi alle specificità del mercato asiatico. Non si tratta solo di adeguarsi a gusti estetici diversi, ma di comprendere e anticipare le esigenze di una società che sta ridefinendo il concetto stesso di automobile.
Con questi presupposti, il Salone di Shanghai 2025 si conferma non solo come vetrina commerciale, ma come finestra privilegiata sul futuro dell’automobile: un futuro in cui innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e adattamento ai mercati locali saranno le chiavi del successo.
La formula vincente, come dimostrano i prototipi esposti, sembra essere quella di un approccio “globale nei valori, locale nell’esecuzione” – una lezione che l’industria automobilistica mondiale sta imparando proprio guardando a Oriente.