Di fronte al proliferare degli incidenti causati da automobilisti che avevano bevuto troppo, il Governo è corso al riparo già alcuni anni orsono, intensificando la distribuzione e l’uso delle apparecchiature per l’alcol test. Allo stesso tempo, sono state inasprite le pene per chi si mette alla guida in stato di alterazione alcolica. Molti hanno eccepito sul fatto che il limite minimo introdotto, 0,50 grammi di alcol per litro di sangue sia troppo basso, perché basterebbero un paio di birre per superarlo.
In realtà la scelta è stata fatta tenendo conto di valori medi (c’è una bella differenza, infatti, nella capacità di metabolizzare l’alcol ingerito tra un maschio di 90 kg ed una femmina di 50). Poi, è risaputo che tale percentuale diminuisce col trascorrere del tempo: se avete bevuto le famose due birre tre ore prima di guidare, in genere non ci sono problemi. Un buon consiglio è anche quello di trascorrere le ore successive ai brindisi, e prima di guidare, bevendo abbondantemente acqua naturale. In ogni caso, è assodato che anche quello di 0,50 grammi sia un valore sufficiente a rallentare i riflessi del guidatore o, peggio, causarne una euforia che può indurre a guidare più spavaldamente e con meno accortezze. Quindi, se avete bevuto un po’ troppo, la cosa migliore sarebbe non guidare o far guidare chi non l’ha fatto.
Comunque, si sente spesso dire che è possibile rifiutarsi al controllo dell’alcol test: è vero, ma le conseguenze non sono affatto meno pesanti (basta leggersi il Codice della strada). Quando vi fermano per un controllo, infatti, le Forze dell’ordine usano innanzitutto un precursore, dispositivo che rileva o meno la presenza di alcol. Se la risposta è positiva, si passa all’uso dell’etilometro vero e proprio. Questa apparecchiatura, omologata, ha valore legale e rileva la quantità di alcol nel sangue.
Rifiutarsi di usare il precursore o l’etilometro, ha le medesime conseguenze. Tale condotta, infatti, è considerata un reato; l’art. 186 del Codice recita: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, in caso di rifiuto dell’accertamento, il conducente è punito con le pene…”. Rifiutare l’alcoltest comporta una multa di ben 1.500 euro (uguale a quella, massima, che paghereste se vi avessero trovato 1,5 grammi per litro di sangue). Chi viene trovato ubriaco alla guida, poi, rischia anche la sospensione della patente da 1 a 2 anni. Ma anche il rifiuto dell’alcoltest è punito con la sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni (con in più 10 punti tolti dalla patente stessa). Inoltre, il veicolo può esservi sequestrato. A meno che appartenga ad un altro: ma, in tal caso, la sospensione di patente raddoppia.
Se avete causato un incidente e vi rifiutate di usare l’etilometro rischiate una multa di 3.000 euro. Non c’è ancora chiarezza invece (si attende il pronunciamento della Corte di Cassazione) sull’entità della sospensione della patente. Se avete alzato un po’ il gomito e state comunque guidando, è consigliabile, dunque, far buon viso a cattiva sorte, e sottoporsi all’alcoltest. Come detto, la legge ha fissato il limite di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue (per i neopatentati il tasso alcolemico deve essere pari a zero). Le sanzioni, previste se non avete anche causato un incidente, aumentano progressivamente con l’aumentare del tasso alcolico: fra 0,5 e 0,8 grammi di alcol per litro sono 531 euro; 800 euro fra 0,8 e 1,5 grammi; 1.500 euro per tassi superiori a 1,5 grammi. Anche la sospensione della patente va in genere di pari passo, in progressione.