BMW Connected Ride è un sistema BMW in fase di test che mira ad accrescere la sicurezza dei motociclisti. Parallelamente al progetto Connected Drive e dedicato alle automobili, BMW sta studiando lo stesso sistema ma da utilizzare sulle moto e che andrebbe ad interagire con il suo omologo per le 4 ruote.
Si tratta, in sostanza, di un sistema che consente ai veicoli di comunicare fra loro per evitare quella che è una delle più frequenti cause di incidenti, il non rispetto della precedenza agli incroci; si sa, infatti, che per disattenzione spesso le moto non vengono notate dagli automobilisti e vedersi tagliare la strada all’ultimo momento non lascia scampo al motociclista che subisce la mancata precedenza. Questo “assistente di avviso del traffico trasversale” è un sistema di sicurezza attivo che utilizza i dati del traffico viario, posizione e velocità dei veicoli che si avvicinano all’incrocio e identifica le possibili collisioni avvisando i conducenti. Se una vettura (auto o moto) sta percorrendo una strada senza diritto di precedenza e si avvicina all’incrocio senza rallentare o frenare viene avvisata dal sistema che invita a fermarsi, prima con un avviso ottico e poi acustico. Parallelamente, la moto che si sta per incrociare aumenta automaticamente l’intensità delle luci e attiva un led di avvertimento per accrescere la visibilità stessa. Infine, se dovesse ulteriormente aumentare la pericolosità della situazione, si attiverebbe anche il clacson della moto. Il sistema si basa sull’utilizzo del DGPS (Differential Global Positioning System) e sul protocollo di comunicazione wireless WLAN-Standard. La moto scelta per i test e attrezzata con questi sistemi è la K 1300 S.
BMW si conferma ancora una volta per l’attenzione alla sicurezza dei motociclisti, ricordiamo nel 1988 il primo sistema ABS per moto, dal 2005 controllo elettronico della pressione dei pneumatici (RDC) e il sistema di antipattinamento (ASC).