Carrello rimorchio vs carrello appendice: qual è la soluzione migliore?

Avete comperato una station wagon oppure una multi-spazio… ma quando andate in vacanza non riuscite mai a portare con voi tutto quello che vi serve? Prima di vendere tutto e comperare un mezzo ancora più grande… perchè non installare un bel gancio traino e attaccare alla vostra vettura un carrello? In commercio esistono essenzialmente due soluzioni di questo tipo: il carrello appendice e il rimorchio vero e proprio, ognuno con i propri vantaggi e i propri limiti. Scopriamoli insieme!

Che documenti deve avere un carrello appendice?

Iniziamo dal primo, il carrello appendice: secondo il Codice della Strada è “un veicolo rimorchiato con massimo due ruote destinato al solo trasporto di attrezzi o bagagli“, che diventa a tutti gli effetti parte del veicolo a cui è agganciato. Per questo motivo non ha un proprio libretto di circolazione nè una targa specifica, dal momento che sulla sua parte posteriore il proprietario dovrà posizionare la ripetitrice della vettura di sua proprietà con il gancio traino.

Carrello appendice rimorchio auto

La sua presenza “agli atti”, inoltre, è riportata unicamente sul libretto di quest’ultima: si tratta sicuramente di un vantaggio a livello burocratico, ma anche di un forte limite perchè in questo modo l’appendice non può essere considerato come un carrello “indipendente”. Al contrario, potrà essere utilizzato esclusivamente con quella data automobile: quando questa verrà cambiata, la sua presenza dovrà essere sostituita e trascritta nella nuova carta di circolazione.

A livello meccanico, il carrello appendice può avere delle dimensioni massime di 2,5 metri in lunghezza, 1,5 metri in larghezza e altri 2,5 metri in altezza, con una massa a pieno carico di 600 kg. Non è indispensabile che abbia un impianto frenante dedicato, inoltre non deve sottostare a limiti di velocità particolari se non quelli della vettura a cui è agganciato. Lato assicurazione, anche in questo caso non è necessario stipularne una specifica ma basta quella dell’automobile (al limite integrata con quella per il Rischio Statico quando viene sganciato dalla motrice), mentre per la revisione segue a tutti gli effetti quella della macchina a cui è associato: quando andrà fatta, bisogna per forza averlo al seguito.

Carrello appendice auto rimorchio

Carrello rimorchio: più completo ma complesso da gestire

Il carrello rimorchio, invece, si presenta come un veicolo rimorchiato più completo ma allo stesso tempo più complesso: solitamente ha dimensioni maggiori dell’appendice (fino a due assi), con una lunghezza massima dell’auto assieme al carrello comunque non superiore ai 12 metri e una larghezza del solo rimorchio non oltre i 70 cm della motrice. Nel caso della massa a pieno carico, invece, tutto dipende dalla patente che abbiamo conseguito: se siamo in possesso della semplice B, allora il valore massimo trainante sarà di 750 kg.

Che patente serve per guidare una macchina con carrello?

Rispetto all’appendice, il carrello rimorchio è considerato un veicolo vero e proprio, per cui dispone di una propria carta di circolazione e di una targa dedicata. Per quelli immatricolati prima del 20 febbraio 2013, inoltre, sarà necessario anche apporre sulla parte posteriore la ripetitrice della vettura a cui è agganciato. Circa i limiti di velocità, l’insieme auto + carrello rappresenta di fatto un autotreno, che potrà circolare quindi a un massimo di 80 km/h in autostrada.

Lato assicurazione, in questo caso il rimorchio dovrà averne una specifica, seguita da quella del Rischio Statico, mentre parlando di revisione le scadenze seguono quelle delle autovetture: dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e poi ogni due (eventualmente prorogabili solo in situazioni di necessità, come accaduto a causa dell’emergenza Coronavirus).

Carrello rimorchio auto

Carrello appendice o rimorchio: qaul è il più conveniente?

Ora cerchiamo di rispondere alla domanda che tutti voi vi state chiedendo: tra carrello appendice e rimorchio… qual è il migliore? Tutto dipende ovviamente dalle vostre necessità: se avete semplicemente bisogno di un po’ di spazio in più oltre alla capacità di carico della vostra vettura per quando andate in vacanza, allora probabilmente il primo è quello che fa per voi.

Se, al contrario, dovete trasportare materiale più ingombrante a livello di dimensioni ma anche più pesante, allora il rimorchio è sicuramente più indicato. In questo caso, però, la vostra scelta dovrà tenere conto anche di tutti i costi di manutenzione di tale veicolo: un rimorchio è sicuramente più oneroso di un appendice, ma sotto certi aspetti anche più sicuro (ha sempre il proprio impianto frenante dedicato) e rivendibile in caso di necessità. Con l’appendice, invece, una volta trascritta la sua presenza sul libretto della vostra auto… lì rimarrà legato fino a nuovo ordine. Pensateci bene…

Carrello appendice e carrello rimorchio

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