Qualche mese fa vi avevamo proposto una soluzione firmata Garmin capace di diventare il vostro coach personale ogni qualvolta indossate tuta e casco per scendere in pista sul vostro circuito preferito: si chiama Catalyst e, come un navigatore satellitare, è composto da una dashboard su schermo touchscreen TFT da 6,95” capace di restituirvi tutti i dati utili per capire in che settore migliorare il vostro tempo sul giro (e non solo). Un sistema praticamente da professionisti, che però richiede un investimento notevole nell’ordine dei 1000 Euro: non tutti possono permetterselo, quindi oggi vi proponiamo una serie di app alternative da scaricare sul vostro smartphone, che non fanno esattamente la stessa cosa… ma si avvicinano.
La prima che vi segnaliamo si chiama RaceChrono ed è disponibile per i sistemi Android e iOS: come le altre quattro che seguiranno non è gratuita, ma può essere testata in prova prima di procedere al suo acquisto, che in questo caso viene a costare 19,99 Euro. Si tratta di un’applicazione appositamente pensata per chi ha la pista come ragione di vita e vuole avere sotto controllo tutte le informazioni di base che contraddistinguono i propri trackday. Non manca il rilevamento dei tempi, dei settori, il delta time che indica l’eventuale miglioramento (o peggioramento) della prestazione, così come il grafico del circuito (ce ne sono più di 2000 nel database!) e il supporto per i dispositivi GPS esterni. Nella versione “full” a pagamento, inoltre, si otterranno alcune funzionalità extra come il cronometraggio predittivo, l’interfaccia per la lettura dai sistemi OBD-II e la compatibilità per la registrazione video attraverso la propria telecamerina (per esempio una GoPro).
La seconda app che vi presentiamo, invece, prende il nome di Track Addict: come la precedente è una delle più scaricate dagli appassionati (sia per Android che per iOS) e garantisce diverse funzionalità degne di nota per un pilota amatoriale, come il rilevamento del tempo sul giro e dei settori, l’analisi dei dati telemetrici della propria prestazione sugli oltre 1000 circuiti pre-installati e la lettura dai dispositivi OBD-II, che forniscono alcuni parametri extra come le forze G laterali e longitudinali e la scansione dei codici di errore in caso di malfunzionamenti della propria vettura.
Molto interessante anche l’app RaceTime, che mette a disposizione praticamente le stesse features delle precedenti ma per più tipologie di veicoli: dalle automobili alle due ruote (con interfaccia diretta per l’acquisizione dati dalle centraline Rapid Bike) fino ai go-kart da competizione. Si tratta di un’applicazione molto semplice ma, allo stesso tempo, molto ben curata, tra l’altro acquistabile sul Play Store a un prezzo davvero irrisorio: solo 4,59 Euro. Più diversificata, invece, l’app Harry’s LapTimer: qui siamo di fronte a uno strumento molto avanzato proposto in quattro versioni distinte a seconda del nostro livello di “professionalità” in pista, con prezzi che oscillano dagli 8,99 Euro per l’edizione standard ai 27,99 Euro per quella più completa, capace anche di registrare video onboard con tutti i dati in sovrimpressione.
Con questa applicazione il vostro smartphone diventerà un vero e proprio computer con tutti i dati utili alla vostra prestazione, dal tempo sul giro attuale al delta time rispetto al vostro migliore passaggio, dalla velocità massima in rettilineo a quella media fino agli RPM del vostro motore da corsa (con tanto di fondoscala e limitatore). L’ultima app, invece, prende il nome di Race Capture e, in realtà, è l’unica veramente “free” in questo elenco: nella schermata di configurazione del software, tuttavia, esiste anche una versione Pro, che richiede la connessione con uno specifico sistema di acquisizione dati messo a disposizione dall’azienda produttrice Autosportlabs.
Qual è il valore aggiunto? Essenzialmente la possibilità di visualizzare su schermo le famose “righe” di telemetria che gli ingegneri analizzano per comparare un giro effettuato da un pilota con un altro, inerenti l’utilizzo dell’acceleratore, la pressione del pedale del freno e molto altro. Uno strumento utilissimo per chi vuole fare veramente “sul serio”, ma che richiede anche una certa dimestichezza e che va un tantino “oltre” la semplice app di base per smartphone: questa, invece, mette a disposizione l’interfaccia con i sistemi OBD-II per i dati provenienti dai sensori, il rilevamento automatico del circuito, l’analisi predittiva del tempo sul giro e la configurazione personalizzata dei pit-stop durante le gare di durata. Niente male davvero!