In contr-ordine a quanto affermato poco tempo fa, negli scorsi giorni la Commissione Europea ha portato alla luce la proposta definitiva che illustra gli standard della futura omologazione Euro 7: l’entrata in vigore è fissata al 1° luglio 2025, quando tutte le nuove vetture uscite dalle linee di produzione dovranno rispettare dei nuovi più stringenti parametri per quanto riguarda le emissioni di CO2, di ossidi di azoto (NOx), di particolato proveniente dall’usura di freni e gomme e di tanti altri elementi.
Secondo quanto stabilito a Bruxelles, la quantità massima di NOx è stata innanzitutto unificata a 60 mg/km sia per le alimentazioni a benzina che a gasolio, mentre per la definizione delle procedure di test di omologazione si terrà conto delle emissioni durante l’utilizzo reale in ambiente urbano. L’Euro 7, ovviamente, toccherà anche i veicoli commerciali leggeri, per i quali dovrà essere rispettato fino a 200.000 chilometri di percorrenza e fino a dieci anni di utilizzo relativi a un mezzo nuovo di fabbrica. Particolare attenzione, infine, sarà posta nel limitare le emissioni di particolato rilasciate dagli impianti frenanti e dalle gomme (-27% entro il 2035), di specifici elementi rilasciati dal trasporto pesante (protossido di azoto, ammoniaca e formaldeide) e nel definire la durata delle batterie delle auto elettriche, la cui efficienza a 5 anni (o 100.000 km di percorrenza) deve rimanere dell’80%.