Lo scorso 20 novembre è stato approvato dal Senato il disegno di legge che riforma il Codice della Strada. La nuova regolamentazione, che entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, coinvolge in particolar modo i monopattini elettrici, diventati un mezzo molto popolare nelle grandi città, con norme più severe.
Infatti, per poter utilizzare i monopattini bisognerà indossare un casco e avere un’assicurazione che copra la responsabilità civile verso terzi. Inoltre, questi mezzi dovranno avere la targa, con una sigla alfanumerica registrata nell’albo nazionale dei veicoli, e gli indicatori di direzione. In casi contrari, si può incorrere in multe che oscillano tra i 100 e i 400 euro. Vediamo, in breve, tutti i dettagli.
Dopo tre anni, torna il divieto di poter utilizzare il monopattino elettrico fuori dai centri urbani e viene introdotto l’obbligo di utilizzo sulle sole strade urbane il cui limite di velocità imposto arriva fino ai 50 km/h; di conseguenza, non può circolare su piste ciclabili o su aree pedonabili.
Il monopattino diventa, a tutti gli effetti, una sorta di “parente” delle biciclette e delle moto: infatti, non può circolare contromano e non può essere posteggiato sul marciapiede, ma in aree designate dal comune e nei posteggi riservati a cicli e motocicli. Le società di sharing dovranno adeguarsi a queste regole.
Dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, tutti – e non solo i minorenni – dovranno indossare il casco e rimane vietato trasportare altri passeggeri. Cosa più importante, dopo anni di discussioni e polemiche, è l’introduzione delle targhe per chi è proprietario di un monopattino. Come si può leggere dal testo della legge, bisognerà apporre un “contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato”, posto in modo visibile.
Bisogna specificare, tuttavia, che non si conoscono ancora i dettagli specifici sulla targa, su quanto costerà e come verrà disciplinata. Quello che sappiamo è che il numero alfanumerico sarà assegnato dalla Motorizzazione Civile e, secondo quanto anticipato da Quattroruote, l’ipotesi più probabile è che ci saranno tre numeri neri in alto e tre lettere nere in basso su sfondo giallo. Collegata alla targa sarà l’assicurazione, anch’essa obbligatoria.