Torna a tenere banco l’argomento della prossima omologazione in fatto di emissioni inquinanti nel mondo auto, l’Euro 7: già contestata nelle scorse settimane dall’ACEA (l’associazione dei 16 più importanti marchi automobilistici presenti nell’Unione Europea), in questi giorni è arrivata la notizia che le regole ufficiali su quali saranno i valori limite di NOx a cui uniformarsi non verranno più presentate il prossimo 5 aprile… ma in estate, precisamente durante il mese di luglio.
La decisione è arrivata dalla Commissione Europea e il motivo è l’elevata complessità dell’intero regolamento sul quale si baserà l’Euro 7, visto che includerà non solo le autovetture ma anche i veicoli commerciali leggeri e gli autoarticolati. Le conseguenze? Innanzitutto la conferma che la nuova omologazione delle emissioni inquinanti entrerà in vigore non prima del 2026… ma poi anche una crescente preoccupazione tra le Case produttrici, che a causa di questo ritardo avranno meno tempo per programmare i loro investimenti nella produzione di nuovi motori endotermici più puliti.
Questo, in realtà, andrebbe a favorire il processo di transizione energetica verso l’elettrico… ma sta il fatto che la situazione attuale è molto tesa e parecchio incerta per tutte le forze in campo. “Siamo molto dispiaciuti per questo ritardo – commenta la nota ufficiale dell’AGVES che controlla le emissioni a livello europeo indirizzata a Thierry Breton, commissario europeo per il mercato – Tale rinvio è preoccupante per l’industria europea nel settore del controllo delle emissioni dato che comporterà ulteriori ritardi nel processo di adozione dell’Euro 7, inclusa la sua possibile data di attuazione“.
Ancora più polemiche le parole dell’associazione per la difesa dell’ambiente Transport & Environment: “Non vediamo alcuna giustificazione per questo ritardo, al di là della pressione dell’industria automobilistica. Ciò ostacola in maniera inaccettabile gli sforzi dell’UE per diminuire l’inquinamento atmosferico causato dal trasporto su strada. Chiediamo che venga confermata la data del 5 aprile, in modo che l’entrata in vigore dell’Euro 7 avvenga entro il 2025 assicurando l’applicazione delle norme nei confronti dei motori a combustione per altri dieci anni, nonchè ad almeno un intero ciclo di produzione dei veicoli“.